Catanzaro, denuncia il racket ma è stato espulso da confcommercio

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 20:32 OLTRE 6 MESI FA

– CATANZARO, 2 DIC – Ha denunciato una richiesta di pizzo facendo condannare l'estorsore, ma è stato espulso dalla Confcommercio Catanzaro. E' quanto denuncia un gruppo di associati che fa parte della giunta della confederazione.

''L'imprenditore, a seguito di un tentativo di estorsione subito all'interno della propria attivita' – ha detto Francesco Leonardo, presidente dei giovani di Confcommercio Catanzaro – ha prontamente denunciato il fatto, costituendosi parte civile nel processo penale conclusosi con la condanna dell'estorsore. La Confcommercio di Catanzaro, per tutta risposta, ha buttato fuori dalla Confederazione il coraggioso imprenditore che non ha esitato, denunciando il pizzo, a mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri familiari pur di non chinare la testa dinanzi alla violenza''. ''Ci ribelliamo – ha aggiunto Leonardo – a questo sistema. In altre associazioni imprenditoriali si espelle chi non denuncia il pizzo mentre all'interno della Confcommercio Catanzaro succede l'esatto contrario. Invece di non fargli pagare nemmeno la tessera di iscrizione lo si caccia''.

Il gruppo di associati alla confederazione ha indetto per il 6 dicembre una conferenza stampa a Catanzaro, alla presenza dell'imprenditore che si e' ribellato al pizzo per illustrare i termini della vicenda.

''Non possiamo tollerare – dicono in una nota – che la Confcommercio non dia valore primario e prioritario al principio di legalita' e alla lotta contro il pizzo. In un territorio in cui la criminalita' soffoca con la violenza e la prepotenza la dignita' delle persone e le imprese, le confederazioni degli imprenditori non possono permettersi di far fuori uomini/coraggio che non si sono piegati alle pretese criminali ma devono esaltarne il ruolo e farne gli emblemi della legalita'''.