Una decina di giovani sono stati denunciati dalla Digos per la rissa ed il successivo accoltellamento di un ragazzo del collettivo sociale Riscossa, avvenuto la sera del 30 ottobre scorso a Catanzaro. Tra i denunciati vi sono sia giovani dell’estrema destra sia del Riscossa. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono tentato omicidio, rissa e lesioni. Gli investigatori, infatti, ritengono di avere ricostruito quanto accaduto quella sera e di avere individuato le varie responsabilità tra entrambi gli schieramenti grazie a fonti testimoniali ed alle indagini svolte.
I risultati del lavoro della Digos sono contenuti in una informativa che è stata trasmessa alla Procura della Repubblica. Sarà adesso il sostituto procuratore Alessia Miele, titolare dell’inchiesta, a valutare le risultanze investigative ed a decidere quali provvedimenti adottare.
La sera del 30 ottobre un gruppo di estrema destra è passato sotto la sede del collettivo Riscossa ed ha lanciato una pietra contro una finestra. Ne è nata quindi una rissa durante la quale, secondo gli investigatori, uno dei giovani di destra è rimasto ferito. Successivamente un gruppo più numeroso dell’estrema destra è tornato sotto la sede del collettivo e ne è nata una nuova discussione che si è conclusa con il ferimento di R.M., di 27 anni, raggiunto da due coltellate alla schiena.
Il giovane è stato sottoposto ad intervento chirurgico e giudicato guaribile in 30 giorni. In ospedale è finito anche il giovane rimasto ferito in occasione della prima rissa. Da quanto emerso dalle indagini l’accoltellamento è stata una conseguenza diretta dello scontro che l’ha preceduto.
Le indagini avrebbero delineato anche i contorni dell’aggressione, avvenuta il mercoledì successivo davanti all’ospedale di Catanzaro, quando un altro ragazzo del collettivo Riscossa che era andato a trovare l’amico ferito è stato picchiato da quattro o cinque giovani.