Cause civili: l’obbligo del mediatore. Chi è? Che formazione avrà? Le cifre di un grande affare

ROMA – Tra undici giorni per dirimere i contenziosi su eredità, locazione, risarcimento dei casi di malasanità, contratti con le banche e le assicurazioni, prima di andare dal giudice si dovrà obbligatoriamente passare per una nuova figura: il mediatore. Che avrà la funzione di trovare un punto di accordo soddisfacente per le parti. Faranno eccezione solo i contenziosi di condominio e sull’infortunistica stradale.

I mediatori, che inizieranno ad operare dal 20 marzo, sono stati pensati per snellire i tempi delle cause civili che gravano oggi in Italia con quasi 6 milioni di fascicoli pendenti. Tutto bene se il fine è quello di velocizzare la giustizia civile, ma chi sono questi mediatori a cui ci si dovrà affidare per forza di cose, a pagamento, e anche senza tutela legale?

Dovrebbero essere persone laureate ma non è ben chiara la loro formazione. Potranno avere una laurea triennale in qualsiasi facoltà, anche architettura o chimica, oppure potranno essere semplicemente diplomati, purché iscritti a un collegio: geometri, periti, industriali, agronomi e forestali. Inoltre potranno essere formati con appena cinquanta ore di corso.

Una formazione un po’ misera, si potrebbe pensare, visto che i mediatori avranno in molti casi il delicato compito di fare da intermediari su cause anche milionarie. E potranno, per assurdo, avere come unica formazione una laurea in Scienze Motorie e un corso di due settimane. Vale la pena per velocizzare la giustizia civile?

Formazione che però ha tutta l’aria del grande affare: banche, assicurazioni e altri colossi privati lo hanno fiutato da tempo. Un altro affare ancora più grande è accreditarsi come organismo di mediazione: perché? Perché le sentenze costano, come gli atti da un notaio.

Vediamo intanto un po’ di numeri. Ad oggi per arrivare a una sentenza di primo grado, in un processo civile per uno dei contenziosi per cui verrà introdotto il mediatore, si devono attendere 845 giorni dall’inizio del processo.
E quanto si spende per la mediazione? Ogni parte deve pagare:

65 euro per contenziosi di un valore fino a 1.000 euro
130 euro per contenziosi fino a 5.000 €
240 € per contenziosi fino a 10.000 €
360 € per contenziosi fino a 25.000 €
600 € per contenziosi fino a 50.000 €
1.000 € per contenziosi fino a 250.000 €
2.000 € per contenziosi fino a 500.000 €
3.800 € per contenziosi fino a 2.500.000 €
5.200 € per contenziosi fino a 5.000.000 €
9.200 € per contenziosi oltre i 5.oo0.000 €

Se solo 600 mila sentenze, cioè un decimo dei 6 milioni di fascicoli che giacciono nei tribunali civili, fossero emesse dai mediatori, andrebbero a formare un business da 300 milioni di euro (questo dato lo si ottiene assegnando ai contenziosi un valore medio di 5-10.000 euro. quindi di 480 euro a sentenza).

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