Cause civili sopra i sei anni. Niente condanna? Arriva il risarcimento

Pubblicato il 26 Giugno 2012 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Per le cause civili sopra i 6 anni, in caso di mancata condanna, arriva il risarcimento. Una piccola rivoluzione che, nelle intenzioni del ministero della Giustizia dovrebbe produrre risultati sia sul piano di una migliore destinazione delle risorse sia su quello economico, visto che l’entità dei risarcimenti è in costante crescita.

Le novità saranno applicabili presumibilmente solo dopo l’estate, visto che dovranno passare 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione e la parte interessata a ottenere un risarcimento dovrà essere attenta a più aspetti. Innanzitutto non dovranno essere trascorsi più di 60 giorni dal momento in cui la decisione che conclude il procedimento contestato è diventata definitiva. E poi andrà valutata con attenzione la durata del procedimento.

Perché, a essere per la prima volta messa nero su bianco, è la durata dei giudizi. Come riporta il sole 24 Ore, il processo tipo non potrà cioè durare più di sei anni, con tre anni per il primo grado, due per l’appello e uno per il verdetto definitivo della Cassazione. Al di sotto di questi limiti nessuna richiesta potrà essere soddisfatta. Al di sopra, invece, andrà verificata dalla Corte d’appello la consistenza del ritardo: per ogni anno di sforamento, oppure per frazioni di anno superiori però a sei mesi, del limite del grado di giudizio il risarcimento potrà essere compreso tra un minimo di 500 euro e un massimo di 1.500. La determinazione di un importo eventualmente superiore non potrà mai essere superiore al valore della causa.