ROMA – Due poliziotti, un uomo e una donna, sono stati aggrediti a calci e pugni da un cittadino russo ubriaco. Cittadino russo che, dopo essere stato processato per direttissima, è già stato scarcerato con l’obbligo di firma in commissariato. L’aggressione è avvenuta nella serata di venerdì 4 ottobre. Aggressione avvenuta quindi proprio nelle stesse ore della sparatoria nella Questura di Trieste in cui sono stati uccisi due poliziotti.
“Due colleghi delle volanti, un uomo e una donna, sono stati aggrediti da un cittadino russo sotto effetto di alcol e droghe e sono finiti in ospedale. La collega ha avuto un’ischemia a causa dei calci ricevuti al petto. E’ successo ieri sera a Cecina (Livorno) e avrebbe potuto avere conseguenze devastanti come avvenuto a Trieste”. Lo afferma Stefano Paoloni, segretario generale del sindacato autonomo di polizia (Sap). “La collega è ora ricoverata e sotto monitoraggio a seguito dell’ischemia”.
L’aggressore, aggiunge Paoloni in una nota, “processato per direttissima questa mattina è stato scarcerato e gli è stato imposto l’obbligo di firma in commissariato”. Per Valter Mazzetti, segretario della Federazione Fsp polizia di Stato, “E’ stato dentro appena il tempo che un altro soggetto fuori controllo trucidasse altri due poliziotti. C’è davvero qualcosa che non va, e continuare a fingere che non sia così è un’offesa all’intelligenza di tutti. Nulla così può funzionare. Il sistema non è coerente”.
Fonte: Ansa, La Nazione, Livorno Today.