Cei: "Non sarà obbligatorio sottoporsi al termoscanner alle messe consentite" Cei: "Non sarà obbligatorio sottoporsi al termoscanner alle messe consentite"

Cei: “Non sarà obbligatorio sottoporsi al termoscanner alle messe consentite”

ROMA – “Ieri sera abbiamo fatto un passo avanti con il Comitato tecnico scientifico” sulla questione del termoscanner alla ripresa delle messe, “c’era una difficoltà enorme, il Cts consapevole di come molti italiani stiano assumendo sempre maggiore responsabilità” rispetto alle norme da osservare contro il Coronavirus “ha accettato di non rendere vincolante questa disposizione.

Quindi, il termoscanner richiesto in un primo momento, non è più considerato tale“.

Lo ha detto il portavoce Cei, don Ivan Maffeis, alla trasmissione radio “La Finestra su San Pietro” del Gr1. 

“Sarebbe inopportuno fare corse in avanti, perché il bene comune, che è il bene di tutti, ci invita a camminare insieme a tutte le Chiese sorelle d’Italia, che vivono la pandemia in condizioni differenti” ha aggiunto il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, celebrando la messa nella cappella di Sant’Onofrio della cattedrale di Perugia, della quale è arcivescovo.

La Cei ringrazia il governo

“Un pensiero di sincera gratitudine mi sento in dovere di esprimerlo al Ministro della Salute e all’intero Comitato tecnico-scientifico: questa tempesta, inedita e drammatica, ha posto sulle loro spalle un carico enorme in termini di responsabilità” ha detto il Cardinale Bassetti, ricordando:

“Come Chiesa abbiamo condiviso, certo con sofferenza, le limitazioni imposte a tutela della salute di tutti, senza alcuna volontà di cercare strappi o scorciatoie, né di appoggiare la fuga in avanti di alcuno; ci siamo mossi in un’ottica di responsabilità, a tutela soprattutto dei più esposti.

Alla vigilia di quella che ci auguriamo possa essere una rinascita per l’intero Paese, ribadisco l’importanza che non si abbassi la guardia ma, come abbiamo ripetuto in questi mesi, si accolgano le misure sanitarie nell’orizzonte del rispetto della salute di tutti, come pure le indicazioni dei tempi necessari per tutelarla al meglio”. (fonte ANSA)

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