“Celeste sia curata con le staminali”: giudice di Venezia revoca lo stop del pm

VENEZIA – “La piccola Celeste Carrer sia curata con le staminali”. Il giudice del Tribunale di Venezia, Margherita Bortolaso, lo ha ordinato all’ospedale di Brescia. Marino Andolina, il pediatra della bimba di 2 anni malata di atrofia muscolare spinale, lo ha rivelato all’Ansa. Lo stop alla cura era stato ordinato il 20 agosto scorso dal pm di Torino Raffaele Guariniello, dopo un’inchiesta sullo stato delle garanzie igieniche e di asetticità per l’impiego di cellule staminali nell’ospedale di Brescia. Grande soddisfazione è stata espressa da Andolina e dai legali della famiglia della piccola, che senza le cure avrebbe avrebbe rischiato la vita.

Il pediatra Andolina ha detto: “Ritengo che il giudice abbia aperto una pagina fondamentale; in Italia ci sono mille pazienti che attendono questa cura e per loro ora si apre una strada di speranza”. Gli avvocati della famiglia di Celeste hanno spiegato che la cura “è da considerarsi quale cura compassionevole, prevista dal decreto ministeriale Turco-Fazio”.

Gli avvocati hanno poi commentato la decisione del giudice: “La famiglia Carrer e i suoi legali esprimono piena soddisfazione per quella che è da ritenersi una legittima tutela di un diritto costituzionalmente garantito, e cioè il diritto alla salute”.

La cura è stata ”avviata in un ospedale pubblico italiano, con tutte le tutele e le garanzie dovute ad un percorso terapeutico così importante”, hanno poi aggiunto i legali, che hanno sottolineato: “Celeste, alla quale erano stati dati massimo 18 mesi di vita, vive ed ha raggiunto i due anni e due mesi e prosegue nei miglioramenti, certificati dai medici degli Ospedali Civili di Brescia, manifestati dopo l’avvio della terapia”.

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