Cengio, folla ai funerali del carabiniere Angelo Santin: scomparso a 57 anni per un brutto male

A Cengio (Savona) centinaia di persone ieri mattina, 16 novembre, hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Angelo Santin. L‘ex comandante della stazione dei carabinieri di Cengio (Savona) e noto allenatore di calcio, è scomparso all’età di 57 anni a causa di un brutto male.

Ai funerali, erano presenti anche le delegazioni di vigili del fuoco, polizia di Stato, polizia locale, protezione civile, croce rossa Cengio, alpini e diversi amministratori dei Comuni limitrofi.

Chi era Angelo Santin

Santin ha ricevuto nella sua carriera la Medaglia d’argento al valore civile, il Cavalierato di San Maurizio ed è stato nominato Cavaliere della Repubblica nel 2002. Angelo Santin ha lasciato un grande vuoto nella comunità valbormidese. E in particolare in quella di Cengio, dove risiedeva dal 1994. E dove, anche dopo la pensione arrivata un anno fa, aveva deciso di restare insieme alla famiglia.

Le parole del sindaco di Cengio

Il sindaco di Cengio Francesco Dotta ha proclamato il lutto cittadino in concomitanza con i funerali. Sono state ordinate infatti, per un’ora, l’esposizione delle bandiere a mezz’asta nel palazzo comunale. E la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, con l’abbassamento delle serrande.

“Una persona che si è fatta ben volere in tutta la valle – ha detto Dotta durante le esequie -. Persona con grandi valori morali ed eccellente professionalità, buon padre di famiglia che era la sua priorità, e subito dopo c’era il lavoro, indossava la divisa con fermezza e determinazione.

“E la indossa tuttora come ha voluto. Si dedicava allo sport e al sociale, seguiva i giovani: oltre ad istruttore tecnico svolgeva il ruolo di educatore. Ha educato tanti giovani anche dopo che è andato in pensione. L’ho visto parlare con i ragazzi di località Isole, li rimproverava, ma allo stesso tempo rivolgeva loro una paternale da buon padre di famiglia.

“Cengio deve essere riconoscente a questo uomo. Il modo migliore per onorarlo credo sia un momento di raccoglimento, in cui ognuno può vedere e sentire nel proprio io il suo viso e la sua voce. Rinnovo vicinanza e condoglianze alla famiglia da tutti i cittadini di Cengio. Angelo, signor luogotenente, riposa in pace“.

 

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