Centri massaggi e benessere: in Lombardia boom cinese

MILANO – Sarà lo stress dovuto alle problematiche innescate dalla crisi. Oppure la conseguenza dell’immigrazione crescente dall’Asia. In ogni caso, si tratta di un vero e proprio boom: i centri massaggi e i centri benessere sono cresciuti a dismisura dall’anno scorso. In particolare in Lombardia, dove le imprese del comparto sono aumentate in un anno dell’8%, con picchi nelle province di Brescia e Mantova (per entrambe, oltre il 20%).

E i proprietari degli istituti sono soprattutto cittadini di origine cinese: in Italia il 51% degli imprenditori del settore proviene dalla terra del Dragone. A tal proposito, è sempre la Lombardia a segnare il record nazionale, visto che nei primi nove mesi del 2011, più della metà dei nuovi centri sono stati intestati a piccoli imprenditori cinesi (58 su 79, il 74% del totale). Sono queste le cifre fornite dalla Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2011 e 2010 e sulle iscrizioni del 2011: elementi estrapolati e rielaborati sulle sedi di impresa con attività principale di servizi di centri per il benessere fisico e sulle ditte individuali con titolare cinese.

Dati che non sorprendono, visto che la regione più ricca d’Italia si conferma prima a livello nazionale anche per numero di imprese dedicate alla cura del corpo, con il 35,6% delle attività totali nel paese. In particolare, quasi un centro benessere su cinque, tra quelli attivi in Italia, ha sede nella provincia di Milano. C’è chi ascrive questa profusione ad alcuni settori dell’economia milanese che da sempre richiedono l’ausilio di supporti per la cura del proprio corpo: dallo spettacolo alla moda.

Scendendo nel dettaglio regionale, si distacca la provincia lombarda di Monza e Brianza, dove il totale delle iscrizioni è intestato a piccoli imprenditori cinesi, seguita da Milano (38 su 45, 84,4%) e Pavia (75%). Lo studio della Camera di commercio meneghina va oltre l’enumerazione dei centri e l’intestazione relativa delle proprietà, grazie anche all’ausilio del proprio ufficio di statistica, per analizzare alcune peculiarità dei comportamenti quotidiani dei lombardi. Così si scopre ad esempio che i milanesi spendono 450 milioni l’anno per la cura del corpo e che la spesa media mensile di una famiglia per prodotti di bellezza e servizi come estetista e parrucchiere è di quasi 55 euro. D’altra parte, si tratta sempre dei cittadini della capitale nostrana della moda.

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