Giallo di Cerignola: forse Matthias non portò le gemelline con sè

CERIGNOLA (FOGGIA) – Matthias Schepp potrebbe anche non aver viaggiato con le sue bambine nella sua disperata fuga dalla Svizzera verso la Puglia, dove si è suicidato il 3 febbraio scorso lanciandosi sotto un treno nella stazione di Cerignola. Al momento si tratta solo di un sospetto, confermato però dal ritrovamento in casa dell’uomo dei seggiolini per auto con i quali il quarantatreenne era solito trasportare in macchina le figlie e degli effetti personali delle sue bambine di sei anni.

Insomma, Matthias Schepp ha lasciato a casa tutto cio’ che possedeva delle gemelle. Fatto questo che, però, è chiaramente in contrasto con l’acquisto dei tre biglietti del traghetto Marsiglia-Propriano, in Corsica, sul quale l’uomo potrebbe essersi imbarcato la sera del 31 gennaio con la sua auto e, forse, con le sue bambine.

Ma l’acquisto dei biglietti potrebbe essere anche solo un tentativo dell’ingegnere svizzero di depistare le indagini dopo essersi sbarazzato delle bambine. L’unica certezza che emerge dagli accertamenti della polizia è che Schepp ha convalidato i biglietti nel porto di Marsiglia ma non vi è nessuna prova che sia salito (da solo o compagnia) su quel traghetto, che dopo l’approdo in Corsica procede verso Porto Torres, in Sardegna.

Durante la sua fuga l’ingegnere, che lavorava per la Philip Morris, secondo la polizia italiana ha tenuto il telefonino sempre spento e non ha lasciato alcuna traccia tecnologica sui suoi spostamenti.

Altra certezza è che la mattina del 31 gennaio, prima di acquistare i biglietti del traghetto, l’ingegnere svizzero ha prelevato da cinque sportelli bancari di Marsiglia 7.500 euro, somma che non e’ stata trovata al momento del suo suicidio. Il danaro potrebbe essere servito per affidare a qualcuno le figlie? Gli investigatori sono poco propensi a crederlo e più passa il tempo più temono per la sorte delle piccoline.

Le ultime tracce dell’esistenza in vita delle due gemelle risalgono alle 13 del 30 gennaio, quando Alessia e Livia sono state viste vicino all’abitazione del padre, a Saint Sulpice, sobborgo svizzero di Losanna, a poca distanza dalla casa materna.

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