Cesano Boscone, 14enne cinese insultato in campo: "Spero che ti venga il virus" Cesano Boscone, 14enne cinese insultato in campo: "Spero che ti venga il virus"

Cesano Boscone, 14enne cinese insultato in campo: “Spero che ti venga il virus”

Cesano Boscone, 14enne cinese insultato in campo: "Spero che ti venga il virus"
Nella foto Ansa, ragazzini giocano a calcio. Un 14enne cinese è stato insultato in campo a Cesano Boscone “Spero che ti venga il virus”

MILANO – “Spero che ti venga il virus”. Così un ragazzino cinese di 14 anni è stato insultato in campo durante una partita di calcio dilettantistico a Cesano Boscone, in provincia di Milano. A denunciare l’episodio sono stati lo stesso giocatore e la sua squadra attraverso i rispettivi profili Facebook.

Il riferimento è al nuovo coronavirus 2019-nCoV, il cui focolaio è stato individuato nella città (ora in quarantena) di Wuhan, in Cina.

“In tutto questo tempo che ho giocato con l’Idrostar non mi era mai capitato di ricevere insulti razziali – scrive il ragazzo – Siamo nel 2020 e ancora c’è gente che insulta le persone cinesi, le persone di colore…”. Poi cita la frase incriminata: “Spero che ti venga il virus come ci sono nei mercati in Cina”, gli hanno detto. “Dopo questa frase sono uscito in lacrime – aggiunge il piccolo atleta – lasciando i miei compagni sul campo. Mi scuso molto con i miei compagni”.

L’episodio, secondo quanto denunciato dalla società in un post, sarebbe avvenuto sabato scorso, durante il match Cesano Boscone – Ausonia, prima partita del girone primaverile dei giovanissimi 2006. 

“Quanto accaduto, se confermato, lascia esterrefatti e merita la mia più ferma condanna”, ha detto Simone Negri, sindaco di Cesano. “La risposta non può limitarsi alla sfera del calcio perché interessa tutta la nostra comunità – ha aggiunto -Il comune di Cesano Boscone sarà a fianco dell’Idrostar nel muoversi rispetto alla giustizia sportiva e a qualsiasi altra iniziativa si voglia intraprendere. Con il nostro calciatore di origini cinesi è stato offeso tutto il nostro paese che è, senza nessuna titubanza, luogo di integrazione e fratellanza, anche attraverso lo sport. Ripudiamo il razzismo e combattiamo i razzisti”.

“Stando alle prime ricostruzioni – precisa su Facebook il primo cittadino – il tutto sarebbe avvenuto con la compiacenza di buona parte del pubblico ospite, che addirittura ha sostenuto i propri giocatori, degli allenatori avversari e nel pieno silenzio dell’arbitro che avrebbe lasciato proseguire la partita come se nulla fosse”.

Fonte: Ansa

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