Chi era il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la morte, la famiglia, la moglie, l’attentato

Chi era il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la morte, la famiglia, la moglie, l’attentato: oggi infatti ricorre l’anniversario della sua morte, avvenuta il 3 settembre 1982. Dalla lotta alla mafia e alle Brigate Rosse, tutto quello che c’è da sapere sulla vita del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. 

Dove e quando è nato, la biografia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

Carlo Alberto dalla Chiesa era nato a Saluzzo il 27 settembre del 1920 ed è morto a Palermo il 3 settembre 1982. E’ stato un generale e prefetto italiano. Figlio di un generale dei Carabinieri, Romano Dalla Chiesa, e di Maria Laura Bergonzi, entrò nell’Arma durante la seconda guerra mondiale e partecipò alla Resistenza. Dopo la guerra combatté il banditismo prima in Campania e quindi in Sicilia. Tra il 1966 e il 1973 fu nuovamente in Sicilia dove indagò su Cosa nostra.

Divenuto generale di brigata a Torino dal 1973 al 1977, fu protagonista della lotta contro le Brigate Rosse. Su sua proposta venne creato il “Nucleo Speciale Antiterrorismo”. Promosso generale di divisione, fu nominato nel 1978 coordinatore delle forze di polizia e degli agenti informativi per la lotta contro il terrorismo. Dal 1979 al 1981 comandò la Divisione Pastrengo a Milano. Tra il 1981 e il 1982 fu vicecomandante generale dell’Arma. Nel 1982 venne nominato prefetto di Palermo con l’incarico di contrastare Cosa nostra così come aveva fatto nella lotta al terrorismo.

La moglie e la famiglia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

A Bari Carlo Alberto Dalla Chiesa conobbe Dora Fabbo, la ragazza che nel 1946 diventerà sua moglie. I due ebbero tre figli,  Simona Dalla Chiesa, Rita dalla Chiesa e Nando Dalla Chiesa. Purtroppo nel febbraio del 1978 Dalla Chiesa perse la moglie Dora, stroncata in casa a Torino da un infarto. Per il generale fu un duro colpo, che lo lasciò per qualche tempo nella disperazione e lo indusse successivamente a dedicarsi completamente alla lotta contro i brigatisti. Poco dopo si risposò nel 1982 con l’infermiera Emanuela Setti Carraro, che divenne quindi la sua seconda moglie. 

L’attentato e la morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

Alle ore 21:15 del 3 settembre 1982, ventiquattro giorni prima del suo sessantaduesimo compleanno, la A112 sulla quale viaggiava il prefetto, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata in via Isidoro Carini a Palermo da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov AK-47, che uccisero il prefetto e la moglie. Nello stesso momento l’auto con a bordo l’autista e agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del Prefetto, veniva affiancata da una motocicletta, dalla quale partì un’altra micidiale raffica, che ferì gravemente Russo, il quale morì dopo dodici giorni all’ospedale di Palermo.

Il giorno dei funerali, che si tennero nella chiesa palermitana di San Domenico, una grande folla protestò contro le presenze politiche, accusandole di avere lasciato solo il generale. Vi furono attimi di tensione tra la folla e le autorità, sottoposte a lanci di monetine e insulti al limite dell’aggressione fisica. Solo il Presidente della Repubblica Sandro Pertini venne risparmiato dalla contestazione. Per i tre omicidi sono stati condannati all’ergastolo come mandanti i vertici di Cosa nostra, ossia i boss Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci.

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