ROMA – Maurizio Falcioni, l’uomo che ha picchiato e ridotto in stato vegetativo la fidanzata Chiara Insidioso Monda lo scorso febbraio a Casal Bernocchi (Roma), è da ritenersi “capace di intendere e di volere”. Soprattutto era “capace di intendere e di volere” quando picchiò Chiara. Nessuna infermità mentale quindi, nessun raptus. Questo dice la perizia firmata dallo psichiatra e criminologo Fabrizio Iecher, perizia commissionata dal Gup Giacomo Ebner prima del rito abbreviato che sarà definito il prossimo 19 dicembre. Falcioni, si legge nella perizia citata dal Messaggero presenta “disarmonie della personalità, alterazioni di tipo caratteriale legate alla sua indole, tali comunque da non rientrare nel concetto di infermità mentale”.
Chiara intanto è stata trasferita dal San Camillo all’unità di risveglio della clinica Santa Lucia. “Non c’è ancora nessun passo avanti – racconta il padre di Chiara, Massimo al Messaggero – continuo a vedere Chiara assente, non dà segni di coscienza, mia figlia non c’è proprio, muove solo gli occhi e prego che non capisca, perché essere prigioniera del proprio corpo deve essere una cosa tremenda”. “Per un padre vedere la figlia – continua il padre di Chiara – così non si può chiamare miracolo. Rimarrà invalida al cento per cento e non è che un giorno si rimetterà in piedi. Le strade sono due: se reagisce, se c’è un piccolo segnale, continuerà il percorso qui, altrimenti se non dovesse rispondere alle sollecitazioni finirà in una clinica bianca, di lungodegenza o a casa assistita. Chiedo almeno giustizia”.