ROMA – La sorella di Chiara quando è entrata in Tribunale e ha visto Maurizio Falcioni – l’operaio di 35 anni accusato di avere massacrato di botte la fidanzata – avrebbe voluto picchiarlo. E l’avrebbe fatto se suo padre non l’avesse fermata.
Chiara Insidioso Monda è in ospedale, in coma da più di nove mesi. Accusato del tentato omicidio è Maurizio Falcioni, il muratore italiano di 35 anni, con piccoli precedenti per droga, arrestato lo scorso febbraio per aver picchiato a Casal Bernocchi la compagna disabile di 19 anni, Chiara Insidioso Monda, fino a farla finire in coma.
Il gip Giacomo Ebner, che dovrà giudicare Falcioni con rito abbreviato, affiderà l’incarico a uno specialista il prossimo 21 ottobre. Il perito dovrà stabilire se Falcioni, lo scorso 4 febbraio, quando ha massacrato Chiara Insidioso Monda, fosse capace di intendere e di volere.
“Sono qui perché ho voluto guardare in faccia chi ha ridotto così Chiara, spero che non riesca a farla franca con cavilli giuridici – ha commentato il papà di Chiara, dopo l’udienza – Per noi oggi è stata una giornata emotivamente pesante. Chiara è ricoverata da oltre nove mesi all’ospedale San Camillo e le sue condizioni restano drammatiche. I medici le dovranno ricostruire parte della calotta cranica ma il rischio concreto è che resti in questo stato per sempre”.
Secondo le indagini dei carabinieri e del pm Elena Neri, l’uomo ha aggredito la ragazza con calci e pugni, sbattendole più volte la testa contro un muro. L’uomo, che ha precedenti per droga e per resistenza a pubblico ufficiale, il giorno dell’aggressione, era sotto l’effetto di stupefacenti: oppiacei e cocaina.
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