Chieti, rifugiato sequestra responsabile centro accoglienza

Chieti, rifugiato sequestra responsabile centro accoglienza
(Foto d’archivio)

FOSSACESIA (CHIETI) – Voleva farsi dare i soldi dovuti, come ogni mese, per i piccoli lavori fatti nel centro di accoglienza. Ma dal momento che la responsabile del centro non glieli voleva dare l’ha chiusa dentro all’ufficio, barricando la porta di accesso con un armadio. La donna è riuscita a chiamare i carabinieri ed è stata liberata, mentre per l’uomo, Saidy Kebba, 19 anni, del Gambia, sono scattati gli arresti domiciliari.

E’ quanto successo alcuni giorni fa al Centro Sprar in piazza Del Popolo a Fossacesia, in provincia di Chieti, struttura che ospita rifugiati politici. Come spiega Stefania Sorge sul quotidiano Il Centro, 

“non è la prima volta che l’atteggiamento del giovane, arrivato a Fossacesia lo scorso settembre, richiede l’intervento delle forze dell’ordine”.

Già lo scorso ottobre, ricorda sempre Sorge,

“quattro ospiti del Gambia – tra cui pare figuri lo stesso Kebba – si erano ribellati alle regole della struttura, inveendo contro gli operatori. Nel centro di accoglienza erano dovuti intervenire prima i vigili urbani e poi carabinieri e polizia. C’era voluto non poco tempo per rintracciare i quattro, che nel frattempo si erano allontanati dall’edificio, e ristabilire la calma nel centro di piazza Del Popolo”.

Adesso l’ultimo episodio, come racconta Sorge:

“Kebba voleva dall’operatrice la somma che, mensilmente, spetta ai rifugiati per i lavoretti sociali che fanno per la comunità. Il giovane ha iniziato a inveire contro la responsabile, fino ad arrivare a spingerla nel suo ufficio e a barricare la porta d’accesso con un armadio.

Chiusa nell’ufficio, l’operatrice è riuscita comunque a chiamare il 112. Intorno alle 9,30 nel centro di piazza Del Popolo sono arrivate le pattuglie dei carabinieri di Fossacesia e del Nucleo operativo di Ortona, insieme alla collega della responsabile. La donna è stata così liberata.

Per Kebba, che non si era allontanato dal centro di accoglienza, è scattato l’arresto con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione”.

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