L'AQUILA – ''L'Abruzzo sta compiendo uno sforzo di risanamento senza pari, ma se il governo non rinnova l'attenzione all'Aquila e al "cratere" l'opera è compiuta solo a metà''. Con queste parole del presidente della Regione e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, ha preso il via a palazzo Chigi l'incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti.
Quello di oggi, cominciato in lieve ritardo rispetto alla tabella di marcia, è il primo incontro ufficiale sulle problematiche della ricostruzione tra il nuovo governo e il commissario delegato, nominato dal vecchio esecutivo di Berlusconi nel febbraio 2010. Un summit decisivo, visto che Chiodi ha detto di essere pronto a dimettersi se non otterra' ''un ruolo riconosciuto, mezzi e rapidita'''.
Tra le proposte sul tavolo anche quella di un ''nuovo Gianni Letta'', alter ego del commissario, che faccia la sintesi delle diverse posizioni di ministri e dirigenti.
Dopo il vertice riservato Chiodi-Monti ci sara' una riunione allargata alla quale partecipera' anche il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Tema caldo di entrambi gli incontri le spese dell'emergenza per il 2012: il Ministero dell'Economia ha bocciato uno schema di ordinanza con una previsione di spesa di circa 130 milioni. Chiodi chiede lo stesso importo, mentre Cialente portera' un conto di 190 milioni con una proposta di decreto legge.