Christian Raimo assessore Cultura Roma aggredito da un gruppo di ragazzi Christian Raimo assessore Cultura Roma aggredito da un gruppo di ragazzi

Christian Raimo assessore Cultura Roma aggredito da un gruppo di ragazzi

Christian Raimo assessore Cultura Roma aggredito da un gruppo di ragazzi
Christian Raimo assessore Cultura Roma aggredito da un gruppo di ragazzi

ROMA – Christian Raimo, assessore alla Cultura del Municipio III di Roma, aggredito da un gruppo di ragazzi. I fatti sono accaduti tre settimane fa ma l’assessore ha deciso di raccontarlo solo oggi con un lungo post su Facebook. “Tre settimane fa sono stato aggredito a mezzanotte a Piazza Sempione poco distante dalla sede del municipio. Ero con un’amica, eravamo usciti dalla serata di guida all’ascolto di Teho Teardo e abbiamo visto un gruppo di ragazzini che passavano davanti a noi e distruggevano le macchine parcheggiate: pugni sui vetri, specchietti retrovisori divelti, senza una ragione”.

Quindi l’aggressione. Racconta Raimo: “Li abbiamo chiamati e fermati. Loro si sono messi a cerchio contro di noi, erano una quindicina, e hanno cominciato a insultarci e minacciarci: fatti i cazzi i tuoi, me ne sbatto il cazzo di chi sei, ce la vediamo da uomini, a lei non la meno perché è donna… Mi hanno spintonato, strattonato, venuti sotto con la faccia e i pugni, dato un paio di calci, hanno provato a cercare la rissa… Avevano tra i 16 e i 19 anni, non di più, ragazzini, anche se alti anche uno e novanta, quasi tutti maschi. Sì comportavano con la logica del branco: un paio scappavano, un paio mi circondavano. Erano grossi, violenti, probabilmente pippati, tanti. La cosa è durata un quarto d’ora, non poco, con scene deliranti come per esempio quando uno di loro ha cominciato a urlare: A me non me frega un cazzo se chiami la polizia, io me butto dal ponte…”.

“In questi giorni stavo ripensando a questa scena – prosegue – A me impaurito, convulso, triste, abbacinato. E pensavo a come avrei dovuto reagire e a cosa pensare: lì per lì ho mantenuto la calma andando verso l’incrocio della piazza dove c’era un passaggio più consistente di macchine e la cosa piano piano è scemata, con loro che alla fine sono corsi via”.

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