Ciccio e Tore, la mamma: “Se necessario chiederò la riesumazione”

Pubblicato il 23 Febbraio 2012 - 17:25 OLTRE 6 MESI FA

BARI – ”Mi interessa raggiungere il mio obiettivo e se sara’ necessario chiedero’ la riesumazione delle salme di Ciccio e Tore”. Rosa Carlucci e’ determinata a conoscere la verita’ sulla morte dei suoi figli, Francesco e Salvatore Pappalardi, di 13 e 11 anni. I due ragazzini scomparvero il 5 giugno 2006: i loro cadaveri vennero trovati 20 mesi dopo nella cisterna interrata di una casa padronale abbandonata, in una zona centrale della loro citta’, Gravina in Puglia (Bari).

”Ci sono verita’ nascoste in un maledetto fascicolo che nessuno ha mai preso in considerazione – prosegue Carlucci – ecco perche’ non mi fermo. Le modalita’ con cui sono stati trovati i miei figli presentano delle anomalie ed e’ giusto che mi diano spiegazioni”.    Il legale di Rosa Carlucci, Domenico Ciocia, pero’ frena: ”Non ho ancora formalizzato la richiesta di riesumazione dei fratellini. E’ nostra intenzione ripercorrere tutto l’iter, a 360 gradi, senza lasciare nulla d’intentato. E se ci sono dei dubbi, li rappresenteremo al magistrato col quale, questa volta, possiamo colloquiare. Quando furono trovati i bambini e Filippo Pappalardi (in precedenza arrestato per omicidio, ndr) fu scagionato, nessuno indago’ in altre direzioni. L’inchiesta perse di stimolo”.

Nei giorni scorsi, dopo una richiesta avanzata dalla mamma di Ciccio e Tore, la procura di Bari ha riaperto l’indagine sulla tragica fine dei due ragazzini. Gli accertamenti riguardano elementi in parte gia’ oggetto dell’inchiesta che fu poi archiviata. In particolare si occupano dell’ipotesi che i bambini fossero caduti nella cisterna durante una cosiddetta ”prova di coraggio” cui erano stati sottoposti da cinque ragazzi di qualche anno piu’ grandi di loro. Oggi maggiorenni, i cinque sono comunque sottoposti a indagini preliminari da parte della Procura per i minorenni, che ha ricevuto dagli uffici della procura ordinaria parte del fascicolo.  ”I nomi dei cinque minorenni sono da sempre contenuti nel fascicolo d’indagine”, diceva Rosa Carlucci chiedendo alla Procura di scoprire la verita’ sulla morte dei suoi figli.