Cieco per l’Inps, giardiniere per casa sua: arrestato a Bergamo

BERGAMO – Per l’Inps era totalmente cieco e da oltre quindici anni percepiva una pensione d’invalidità totale, compresa un’indennità di accompagnamento.

I carabinieri di Bergamo lo hanno arrestato mentre faceva giardinaggio nella sua abitazione, dopo averlo pedinato per sei mesi mentre passeggiava con la moglie, aiutava un amico a parcheggiare l’auto e montava l’ombrellone sulla spiaggia per ripararsi dal sole.

In manette è finito un uomo di 68 anni, originario della Bassa Bergamasca, con l’accusa di truffa aggravata e continuata.

I militari lo controllavano da aprile, dopo una segnalazione arrivata in caserma. L’uomo era stato dichiarato cieco totale nel 1995 e da allora, secondo le indagini, aveva percepito indebitamente dall’Inps una somma pari ad oltre 150mila euro. L’uomo si trova ora agli arresti domiciliari.

L’uomo, M.M., 68 anni, residente a Dalmine (Bergamo), e’ un ex autotrasportatore. Nel 1982, all’eta’ di 39 anni, e’ stato costretto ad andare in pensione per un problema alla vista. Per tredici anni ha percepito una pensione di invalidita’, finche’ – nel 1995 – e’ stato dichiarato cieco assoluto. In realtà l’uomo ci vede, seppure con qualche difficoltà: in quasi otto mesi di pedinamenti, il 68enne è stato ripreso mentre lavorava in giardino, mentre passeggiava con la moglie e persino al mare, in Liguria, mentre piantava un ombrellone sulla spiaggia.

Una condotta di vita senza particolari precauzioni, dunque, forse confidando nel fatto che non sarebbe mai stato smascherato. Da sedici anni, l’uomo percepiva la pensione d’invalidità civile come cieco totale, oltre a un’indennità di accompagnamento, pari a circa 2.500 euro al mese.

Secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri dal 1998 ad oggi, l’uomo avrebbe percepito indebitamente dall’Inps circa 150mila euro. Nella sua abitazione sono stati trovati anche degli occhiali da vista, che continuava ad utilizzare regolarmente, nonostante la pretesa invalidità totale.

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Franco Bettini, sono partite ad aprile, dopo la segnalazione ai militari di un conoscente del 68enne. Ora i carabinieri valuteranno anche le posizioni dei medici che sedici anni fa hanno rilasciato la documentazione necessaria, affinché l’ex autotrasportatore potesse percepire la pensione d’invalidità totale.

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