MILANO – Invasione di cimici nel Nord Italia. A lanciare l’allarme non sono solo i cittadini, che appena aprono le finestre si vedono entrare in casa uno o più di questi insetti, ma anche la Coldiretti, che denuncia una situazione drammatica, con danni al 40 per cento dei raccolti.
Con il caldo anomalo si sta verificando una vera invasione di sciami di cimici nelle città e nelle campagne. Questi insetti stanno colpendo soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi. A colpire non sono più le cimici verdi italiane, ma la ‘cimice marmorata asiatica’, particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta.
La situazione è drammatica soprattutto in Veneto fra Padova, Rovigo, Treviso e Venezia e in Emilia Romagna, dove sono stati presi d’assalto gli alberi di pere a Modena e Ferrara e pesche e kiwi della Romagna. Presenze sono segnalate anche in Lombardia a Bergamo Brescia, Mantova, Varese, Milano e Lodi e in Piemonte nelle provincie di Novara Vercelli e Torino.
La diffusione degli insetti, spiega la Coldiretti, può essere arrestata solo attraverso protezioni fisiche come le reti per proteggere le colture, perché non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina per motivi sanitari. Gli studiosi la definiscono una varietà estremamente polifaga che si nutre di un’ampia varietà di specie coltivate e spontanee.
La cimice asiatica è solo l’ultimo dei parassiti alieni che con i cambiamenti climatici hanno invaso l’Italia, provocando all’agricoltura e alle grandi coltivazioni di soia e di mais nel nord Italia danni stimabili in oltre un miliardo.