cinema america: l'aggressione durante un addio al celibato. il futuro sposo ha tirato il cazzotto cinema america: l'aggressione durante un addio al celibato. il futuro sposo ha tirato il cazzotto

Cinema America: l’aggressione durante un addio al celibato. Il futuro sposo ha tirato il cazzotto

 cinema america: l'aggressione durante un addio al celibato. il futuro sposo ha tirato il cazzotto

cinema america: l’aggressione durante un addio al celibato. il futuro sposo ha tirato il cazzotto

ROMA – Stavano festeggiando un addio al celibato i quattro militanti di Blocco Studentesco e CasaPound identificati e denunciati per l’aggressione di sabato 15 giugno a Trastevere, a Roma, nei confronti di ragazzi che indossavano magliette del cinema America. 

A fomentare l’aggressione sarebbe stato il più anziano, un parrucchiere di 38 anni che quella sera era a Trastevere per festeggiare il suo addio al celibato. Gli altri hanno tutti 23 anni. Uno di loro ha precedenti di polizia per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. E’ un militante di Blocco Studentesco che avrebbe sferrato la testata a David Habib. Anche un secondo ha numerosi precedenti ed è stato sottoposto a Daspo. Sarebbe colui che ha colpito con una bottigliata Valerio Colantoni. Tra i quattro anche un altro militante di Casapound con precedenti per lesioni e violenza privata.

L’indagine della Digos è iniziata acquisendo e visionando tutte le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza nella zona teatro dell’aggressione. I volti però non erano riconducibili a soggetti noti. Allora si è iniziato a scandagliare tra tutti i personaggi conosciuti all’ambiente della Digos.

Individuato uno degli autori dell’aggressione si è proceduto con una serrata e costante attività sul web per ricostruire la sua rete di amicizie e accertare così chi fosse con lui quella notte a Trastevere. Verifiche tra le foto di facebook e i frame delle riprese della videosorveglianza hanno consentito alla Digos di individuare i presunti artefici dell’aggressione che, sentendosi scoperti avrebbero iniziato ad oscurare i loro profili sul web sperando di ostacolare la polizia. (Fonte: Ansa)

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