Incendiata l’auto del compagno di Cinzia Fiorato, giornalista del Tg1, a Monterotondo. E’ accaduto nella notte tra sabato 26 e domenica 27 febbraio in Piazza della Libertà, nei pressi della casa della giornalista, situata nel centro del comune alle porte di Roma. La vettura è intestata all’avvocato Francesco Iacovino, compagno di Fiorato.
Condividendo foto e video dell’auto distrutta, la giornalista ritiene che questo atto sia riconducibile dalle ripetute denunce sulla mala movida nel centro sulla Salaria.
“L’incendio doloso è partito dalla nostra Rover, a cui sono state bruciate le gomme – ha scritto – Le fiamme hanno poi coinvolto e distrutto l’intera vettura e danneggiato due automobili che erano parcheggiate vicino. Oramai Monterotondo è in mano alla malavita e questa gravissima azione intimidatoria e ritorsiva intende sicuramente silenziare la nostra attività di denuncia delle infiltrazioni criminali nella vita notturna della città. Ovviamente noi non ci faremo intimorire, anzi”.
Cinzia Fiorato, per gli inquirenti nessuna prova legata alla movida
Gli inquirenti lasciano aperta ogni pista investigativa. Al momento però non emergerebbero elementi che colleghino l’incendio, che ha coinvolto anche un furgone e un’altra auto, alla mala movida o come un’azione ritorsiva nei confronti del lavoro giornalistico della conduttrice del Tg1.
Non è esclusa anche una possibile pista legata al lavoro del compagno della giornalista, dipendente in uno studio legale lavorista-amministrativista.
Cinzia Fiorato, la solidarietà di Fnsi e Usigrai
Manifestazioni di solidarietà e supporto a Fiorato e a Iacovino, sono giunte da Usigrai e Fnsi: “Dalla parte di Cinzia Fiorato e dell’avvocato Iacovino – ha twittato Giuseppe Giulietti, presidente Fnsi – avvertiti con una bomba contro l’auto, accendere i riflettori sui covi e sanzionare gli aggressori con rigore e tempestività”.
“Solidarietà e vicinanza alla collega Cinzia Fiorato – scrive in una nota Usigrai – L’incendio dell’auto della giornalista del Tg1 è un gravissimo episodio. Si faccia subito luce su quello che è accaduto e si individuino i responsabili”.