Cittadella, matrimonio col Covid: il papà della sposa positivo il giorno dopo, 91 in quarantena Cittadella, matrimonio col Covid: il papà della sposa positivo il giorno dopo, 91 in quarantena

Cittadella, matrimonio col Covid: il papà della sposa positivo il giorno dopo, 91 in quarantena

Matrimonio da incubo a Cittadella, in provincia di Padova. Dopo le nozze il papà della sposa si ammala di coronavirus: 91 invitati finiscono in quarantena.

A Cittadella, dove una coppia di origini congolesi ha organizzato il ricevimento di nozze, 91 persone sono finite in quarantena. 

Il papà della sposa ha mostrato i classici sintomi del coronavirus già dal giorno dopo il matrimonio. L’uomo è stato sottoposto a tampone e gli esami hanno dato esito positivo.

Il matrimonio, secondo quanto riporta il quotidiano Il Gazzettino, è avvenuto sabato 27 giugno.

Alla cerimonia, oltre ad una ventina di padovani, sono arrivati invitati da Treviso, ma anche dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia, dal Piemonte, dal Lazio, qualcuno anche dalla Francia. Tanti italiani e altrettanti cittadini originari del Congo. 

Dopo il ricovero del papà della sposa è scattata la ricerca di tutti i contatti da parte delle autorità sanitarie. A quel punto tutti gli invitati alle nozze sono stati contattati.

A Padova è stato così individuato un altro positivo: si tratterebbe un amico della sposa. In tutto 91 persone sono finite in quarantena. (Fonte: Il Gazzettino).

Matrimonio con coronavirus a Vergato

La stessa cosa è accaduta il mese scorso a Vergato, in provincia di Bologna. In quell’occasione a risultare positiva al coronavirus è stata la sposa che di professione faceva l’operatrice sanitaria.

Trentuno persone sono finite in isolamento fiduciario. I festeggiamenti si erano svolti in una struttura privata.

La sposa era originaria del Veneto, lo sposo era invece del posto. Nei giorni successivi al matrimonio, la donna si è dovuta sottoporre a un tampone ed è risultata positiva.

Si è messo così in moto il Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl insieme ai colleghi del Veneto.

Ad essere stati contattati sono tutti gli ospiti, una ventina che arrivavano dal trevigiano. Più altri undici amici e parenti a Bologna.

 

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