CITTADELLA, 11 FEB – La notizia è di domenica pomeriggio: una ragazzina di 14 anni lascia una lettera alla nonna, poi si toglie la vita lanciandosi dall’ex hotel Palace di Borgo Vicenza a Cittadella. Allertati dalla nonna, che intanto aveva trovato la lettera, i genitori non hanno fatto in tempo a raggiungere la ragazzina e quando sono arrivati nei pressi dell’hotel lei, la 14enne di Fontaniva , si era già lanciata nel vuoto, da trenta metri d’altezza. Nelle prime ore gli inquirenti faticano a ricostruire il puzzle, a capire i motivi del gesto.
Oggi il Mattino di Padova racconta e descrive alcuni particolari della lettera lasciata dalla ragazzina, una lettera indirizzata alla mamma. Accanto allo zaino altri fogli, per il papà e per gli amici. Nelle lettere, nei fogli, solo scuse e, come racconta il Mattino di Padova, nessuna spiegazione “netta e definitiva del gesto”.
Poi la scoperta di un mondo parallelo, quello dei social network, quello di Ask.com dove la ragazzina si sfogava, parlava dei suoi problemi. La 14enne padovana era registrata con il nome di Amnesia, Cosa scriveva lo racconta il Mattino di Padova:
La sua non era una posa, ma un dolore vero: si stupiva di se stessa quando sorrideva, come se il sorriso la rapisse da una costante situazione di tristezza, da una dimensione cupa, che forse chi le voleva bene sentiva semplicemente come un modo di atteggiarsi “dark”. Una moda. Eppure utilizzava un’icona a fare da sfondo ai suoi pensieri di morte: l’immagine in bianco e nero di una donna che tiene un cartello con la scritta “help”, aiutatemi. L’ultima richiesta d’aiuto, in fondo, l’aveva lasciata nella lettera alla mamma, in piccolo aveva scritto: “Vado a buttarmi al Palace”.
Le foto dei post pubblicate dal Gazzettino
Sotto i suoi post valanghe di insulti:
«Fammi una domanda», è lo slogan di Ask.fm. Ad Amnesia (questo il soprannome usato dalla ragazzina suicida) non ne è stata risparmiata nessuna. «Cosa stai aspettando?» «Di morire», rispondeva lei. Un flusso continuo di botta e risposta. Condito da insulti e inviti: «Secondo me tu stai bene da sola!!!!!!!!!!! fai schifo come persona!!!», «spero che uno di questi giorni taglierai la vena importantissima che ce sul braccio e morirai!!!! » (scritto così nel sito, ndr). Senza risparmiarle pesanti allusioni sessuali e proposte oscene, che lei respingeva con battute acide. In questi mesi Amnesia ha risposto 1148 volte alle domande che le arrivavano su Ask. Fino a 9 giorni fa. Poi tutto si è interrotto.
Hannah Smith, suicida a 14 anni. Insulti e offese su Ask.fm (foto)
«Sei una ritardata, grassa e culona, fai finta di fumare, ma non aspiri, fai finta di bere, ma non bevi, fai finta di essere depressa per attirare l’attenzione, sei patetica». Con il senno di poi tanti piccoli segnali, tante richieste di aiuto. «Cosa credi che accada dopo la morte? Non lo so diosss, ogni tanto ci rifletto anche D:». «Dove pensi che vivrai tra cinque anni? Vivrò tra 5 anni? wow :’)». «Qual è l’ultimo libro che hai letto? Il diario di una ragazza suicida (stupendo tra l’altro)». E quella storia dei tagli sulle braccia, fatti con un temperino. La tempestavano di richieste di foto delle ferite. Aveva ceduto ma poco dopo aveva tolto l’immagine. «Secondo me, i tagli sono tutti delle piccole bocche che gridano aiuto», ammette. «Ti tagli solo per farti vedere…», insistono. «Sì certo, mi rovino la vita solo per farmi vedere, rovino tutto il mio corpo, al punto di non ricordarmi più com’era la mia pelle normale, solo per farmi vedere, certo, è come dici tu, sì», risponde ironica.
Gli insulti anche al ragazzo:
«Come farai ora che lei si è suicidata? Ho i miei veri amici vicino che mi aiuteranno a passare questo difficile momento x me, cmq spero che LEI vi distrugga la VOSTRA VITA dall’alto a chi l’ha fatta star male fino a oggi». Ask non si ferma: il flusso di domande è continuo. Tra i ragazzini è quasi un must. È tutto più grande dei loro 14 anni. Ma anche loro sono più grandi di quello che sembrano.
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