Potenza. Caso Claps, trovato il Dna di due uomini nel sottotetto della chiesa

Elisa Claps

Il codice genetico di due uomini: è l’ultimo atto delle indagini sulla scomparsa e la morte di Elisa Claps. I nuovi reperti sono stati trovati dai periti nel sottotetto e nei locali attigui della Chiesa della Trinità di Potenza. Dopo tracce di tessuto e un bottone color porpora costituiscono un ulteriore tassello verso la ricostruzione del puzzle della fine tragica della ragazza, scomparsa nel settembre ’93 e ritrovata cadavere il 17 marzo scorso dopo 17 anni.

Due diversi Dna sono stati estratti da residui di sperma isolati su un materasso che era nel sottotetto, un terzo Dna da residui di sperma trovati in uno strofinaccio sequestrato nei locali del centro culturale Newman, che ha sede nei locali della canonica sottostanti al sottotetto. Un codice genetico, quello proveniente dai residui isolati dal materasso,  e un altro estratto dallo strofinaccio sono risultati sovrapponibili e, dunque, di una stessa persona. Il terzo Dna, diverso dai primi due appartiene dunque a un’altra persona.

I due Dna saranno confrontati nei prossimi giorni con quello di Danilo Restivo, unico indagato per il delitto di Elisa Claps e detenuto nel Regno Unito per l’omicidio di una sarta inglese. Il materiale genetico di Restivo sarà estratto da oggetti personali sequestrati dalla polizia inglese, rimasti finora sigillati e aperto oggi in presenza dell’avvocato Mario Marinelli, legale del’indagato. Restivo, infatti, in assenza del suo legale, non aveva voluto sottoporsi a prelievo di sangue o saliva al momento dell’arresto.

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