Clochard ai domiciliari, arrestato perché non è rimasto sulla panchina

zBRESCIA – Clochard, senza fissa dimora e ai domiciliari viene arrestato perché è evaso dalla panchina. Il clochard, Ilario Bonazzoli, infatti, non avendo una casa, aveva optato come domicilio per una panchina del parco di Borgosatollo, un paese alla porte di Brescia.

Nel 2009 la condanna in primo grado “per non essersi fatto trovare a casa nonostante fosse agli arresti domiciliari”. Il 12 gennaio la sentenza d’appello ribalta il primo grado e sancisce che Bonazzoli dovrà lasciare il penitenziario di Ivrea dove e’ attualmente detenuto. Ma la questione del domicilio – come sottolinea l’agenzia Dire – si riproporrà inevitabilmente.

“Oggi come oggi, non saprei nemmeno dove alloggiarlo, non abbiamo strutture da offrirgli – commenta il sindaco di Borgosatollo Francesco Zanardini – L’unico aiuto che gli possiamo dare e’ trovare una residenza fittizia”.

“Non ho visto le carte – spiega il presidente di Avvocati di strada Antonio Mumolo – e il mio giudizio non può essere molto approfondito, ma di primo impatto non la giudico negativa di per sé”. La soluzione potrebbe essere il braccialetto elettronico.

“L’introduzione del braccialetto unito all’obbligo di firma ogni giorno potrebbe contribuire ad evitare la sperequazione di trattamento tra chi ha una casa e chi no – e’ la conclusione di Mumolo – Permetterebbe di seguire i senza dimora senza obbligarli a stare in carcere. L’evasione ci sarebbe solo nel caso in cui qualcuno si strappasse il braccialetto”.

Gestione cookie