Clochard viola lockdown, multa abbonata Clochard viola lockdown, multa abbonata

Clochard violò lockdown, Prefetto gli toglie i 533 euro di multa. Non si sanziona la povertà

Clochard che violò il lockdown ricavandone una multa da 533 euro, è stato “assolto” dal Prefetto. Non aveva casa, temeva di infettarsi, cosa avrebbe dovuto fare?

Viaggiava in bici con guanti, mascherina e gel disinfettante. La paura del contagio lo aveva spinto ad allontanarsi dal dormitorio di Bologna dove passava la notte. In stanza con almeno altri quattro senzatetto.

Clochard, il lockdown violato non giustifica la multa

Stava cercando una sistemazione più sicura. Aveva paura che il dormitorio si trasformasse, come è avvenuto in alcuni casi, in un focolaio da Covid-19.

In sella alla bicicletta e in pieno lockdown è stato intercettato e sanzionato da una pattuglia della polizia municipale. 533 euro per aver violato le norme del governo per il contenimento del coronavirus.

Il ricorso presentato al Prefetto è stato vinto, nelle scorse settimane, uno dei primi casi in Italia. Multa cancellata, quindi, “lo spostamento del ricorrente” è da ritenersi “legittimo” ai sensi della normativa Covid-19, scrive la Prefettura.

La storia di Francesco (nome di fantasia), 40 anni, “è solo la punta di un iceberg che fotografa un fenomeno. Non si può multare una persona per il fatto che non ha una casa. Non si può sanzionare la povertà. Situazioni come queste si stanno ripetendo. Pensiamo siano centinaia i casi simili in tutta Italia”.

Così all’AGI, il presidente dell’Associazione Avvocato di strada, Antonio Mumolo che ha difeso il clochard impugnando la sanzione.

“Date un tetto a queste persone, è interesse di tutti”

“Date un tetto a queste persone, sostenendo ad esempio progetti come ‘housing first’ e dategli un medico. I senza tetto poiché sono privi di residenza – sottolinea Mumolo – non hanno diritto ad un medico di famiglia. Possono solo andare al pronto soccorso.

Se una persona non può curarsi da una malattia infettiva, come in questo caso il Covid, perché non ha un medico il problema è di tutta la società”.

‘Housing first’ è un progetto promosso dal Comune di Bologna e della cooperativa sociale Piazza Grande, che ha permesso ad alcune persone in situazione di esclusione abitativa grave di avere accesso ad appartamenti ad affitti ridotti. (fonte Ansa)

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