Codogno, ieri primo giorno a zero contagi. Ma in Lombardia coronavirus non rallenta ancora Codogno, ieri primo giorno a zero contagi. Ma in Lombardia coronavirus non rallenta ancora

Codogno, ieri primo giorno a zero contagi. Ma in Lombardia coronavirus non rallenta ancora

Codogno, ieri primo giorno a zero contagi. Ma in Lombardia coronavirus non rallenta ancora
Codogno (Ansa)

ROMA – Zero nuovi contagi. E’ il dato cui ieri 10 marzo poteva guardare con moderata soddisfazione il Comune di Codogno, ormai famoso in tutto il mondo dopo aver fatto registrare il primo ricoverato da coronavirus riconosciuto in Italia.

Intanto ieri, al ventesimo giorno dell’era del coronavirus, l’Italia ormai in quarantena da Aosta a Palermo supera la quota simbolo di 10mila contagiati. 1.004 dei quali guariti, e fa registrare il più alto numero di vittime: 168 in un solo giorno. 135 dei quali in Lombardia. 

Lombardia, coronavirus non rallenta

L’aumento del numero complessivo dei malati – 590 in più rispetto a lunedì, per un totale di 8.514 – molto più contenuto rispetto ai giorni precedenti, è dovuto al ritardo dei risultati dei test effettuati dalla Lombardia. Dunque non c’è ancora alcun rallentamento del virus.

Ecco perché dalle Regioni del Nord, Lombardia e Veneto su tutte, è arrivato un nuovo appello per un’ennesima stretta. “Chiudete tutto per 15 giorni”. I governatori vogliono che restino in funzione solo i servizi essenziali mentre negozi (ad eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie) e attività produttive vengano chiuse subito.

Salvini torna a criticare il governo

E arriva un nuovo appello da Matteo Salvini intervistato dal Corsera che torna criticare il governo dopo l’incontro di ieri. Ribadendo che una drastica chiusura avrebbe senso anche dal punto di vista economico. “Però, occorre uno stato che sappia dire: tu chiudi tutto e io ti copro”. Adesso sia tutta l’Europa a diventare zona rossa, non solo perché il coronavirus è una minaccia da affrontare con determinazione, ma anche “per evitare lo squallore delle guerre commerciali che si stanno preparando”. (fonte Ansa)

 

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