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Confienza (Pavia), rubati gioielli da una bara al cimitero: caccia ai ladri

di admin |22 Dicembre 2016 8:23

Cofienza (Pavia), rubati gioielli da una bara al cimitero: caccia ai ladri (Foto archivio Ansa)

PAVIA – Sono entrati di notte nel cimitero di Confienza, in provincia di Pavia, hanno aperto una bara e hanno rubato i gioielli della defunta. I ladri hanno profanato una tomba, ma hanno lasciato le loro impronte sulla terra smossa e sono stati filmati dalle telecamere di videosorveglianza. Una collana d’oro con un ciondolo, questo il bottino dei ladri e ora la Procura ha aperto un’indagine per furto e vilipendio di tombe.

Maria Fiore sul quotidiano La Provincia Pavese scrive che il furto è stato scoperto mercoledì 7 dicembre, ma solo venerdì 9 i carabinieri hanno eseguito un sopralluogo e l’accaduto ha scatenato lo sconcerto a Cofienza, un paese di 1600 abitanti. La tomba della donna, morta pochi mesi fa a 71 anni, era ancora da completare ed è stata profanata dai ladri:

“Il sindaco Michele Zanotti ha vangato la terra attorno alla bara davanti alle forze dell’ordine. «La bara era sfondata nella parte alta, quella vicina alla testa, come se fosse stata colpita con uno strumento pesante, ad esempio una mazzetta da muratore», evidenzia il primo cittadino. L’amministrazione ha anche consegnato ai carabinieri le immagini registrate dalle cinque telecamere di sicurezza del campo santo. I militari le stanno ancora esaminando. Tre telecamere sorvegliano l’ingresso principale, che si trova sulla strada che porta verso Palestro e Vinzaglio e quindi piuttosto visibile, mentre due telecamere si trovano nell’ingresso posteriore che invece è in una strada di campagna a fondo chiuso e buia: una zona dove è più facile non farsi vedere mentre si scavalca il cancello d’ingresso, che per di più è in una piccola rientranza del muro perimetrale. I ladri potrebbero essere entrati da questa parte”.

Secondo gli investigatori, gli autori del furto sarebbero almeno due dato che disseppellire la bara, romperla e poi rimetterla a terra non è un’operazione semplice da eseguire per una sola persona. L’episodio inoltre appare isolato nella provincia di Pavia, come spiega il titolare di una ditta di pompe funebri Fabrizio Bovina:

“«È davvero un caso limite – aggiunge Bovina –. Nella mia lunga esperienza non mi è mai capitato neppure di sentire un fatto analogo. L’anomalia, comunque, è anche legata alla tendenza di lasciare i gioielli sulla salma: nei nostri paesi non si fa, di solito. A volte si lascia la fede nuziale durante l’esposizione della salma, ma poi si toglie prima della sepoltura. Anche perché il gioiello è un ricordo del defunto. Ma ci sono ovviamente casi in cui si lascia un oggetto perché il defunto vi era affezionato, come è capitato un po’ di anni fa con una donna a cui la famiglia ha lasciato la pelliccia nella bara».

In questo caso cosa potrebbe essere accaduto? «Chi ha rubato i gioielli sapeva che erano stati messi nella bara – dice Bovina –. Lo avrà saputo rendendo omaggio alla defunta oppure da voci di paese. Resta un fatto grave. Non c’è più rispetto nemmeno per i morti»”.

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