Scegliere un cognome da aggiungere al proprio? Da oggi si può

GENOVA – Da oggi, grazie ad una sentenza decisamente particolare del Tar Liguria, chiunque di noi potrà aggiungere al proprio anche il cognome di una persona, con il suo assenso, con cui non si condivide nessuna parentela, ma alla quale ci unisce un evento o un sentimento la cui forza emotiva può essere assai più potente di un legame di sangue o di legge.

Ad esempio lo studente prenderà quello del professore che lo ha illuminato, il trapiantato quello del chirurgo che lo ha salvato e, perché no, il lettore potrà fare lo stesso con lo scrittore che gli ha trasformato la vita e addirittura l’elettore con il politico che ha saputo concretizzare i suoi ideali per un mondo migliore.

Il caso pilota è quello trattato pochi giorni fa dal Tribunale Amministrativo Regionale. Ai giudici si era rivolta una nota professionista genovese, la quarantaseienne C. A., alla quale la Prefettura aveva respinto una richiesta. Quella di poter aggiungere al proprio cognome anche quello di un collega, A. L. 76 anni, che per lei ha rappresentato il cardine della sua “crescita umana e professionale”. La sentenza è stata favorevole alla donna, il provvedimento prefettizio di diniego è stato annullato e il ministero dell’Interno condannato a pagare le spese legali, 3mila euro.

Scrivono i giudici che “la sussistenza della ragioni affettive e di gratitudine evidenziate dalla ricorrente sono state confermate dal dottor L. (che ha dato l’assenso all’utilizzo del suo cognome)”. Quanto all’assenza di legami ufficiali, conclude il Tribunale “non può respingersi la domanda di mutamento di cognome per il solo fatto che non vi sia un rapporto di parentela”, tanto più che la richiesta riguarda un cognome da affiancare al proprio, “onde neppure si possono evidenziare pericoli di generare confusione”.

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