GENOVA – A Genova brucia Cogoleto, zona del ponente. Un incendio mastodontico alimentato dalle continue raffiche di vento. Una cinquantina di persone sono state sfollate, le scuole sono state chiuse, come l’autostrada A10 tra Varazze (Savona) e Arenzano (Genova). La A10 è stata riaperta a una corsia dopo alcune ore (e infine riaperta del tutto). Le fiamme lambiscono le carreggiate. Pare che l’incendio sia partito da un traliccio che cadendo ha innescato le fiamme. Tutto si è sviluppato a causa del vento. Tutto è partito in pochi minuti, con le fiamme che si sono direzionate verso nord est e hanno lambito diverse abitazioni.
Il governatore della Liguria Giovanni Toti teme che l’incendio sia doloso: “Bisogna pensare a pene assai severe per chi con le sue azioni mette a rischio la nostra natura, le nostre proprietà e soprattutto le vite umane”. “Spero che il rogo non sia stato doloso, ma temo che lo sia”, ha detto Toti.
Secondo quanto riportava del Coc (Centro operativo comunale, ndr), “il fuoco e’ stato domato nelle parti basse dei quartieri di levante come Gioiello, Colombara Prino, compresa Isorella e le ville sull’Aurelia”. Al Don Milani il Comune ha accolto e assistito 47 evacuati. Qui, il Nucleo di Pronto Impiego della CRI, con sede alla Caserma Gavoglio di Genova, ha portato acqua potabile con un camion.
Nella notte, richiesto ed ottenuto supporto alla Regione ed alla Prefettura. CRI e Croce d’oro stanno operando sul campo per assistere a 360 gradi e fornire acqua a vigili del fuoco e volontari impegnati sulla linea del fuoco. Il Gruppo comunale di protezione civile ed antincendio boschivo ha operato in via Ronco superiore a difesa delle persone e delle abitazioni.
Circa 30 i volontari impegnati. Diversi i funzionari e gli operatori comunali al lavoro dalla sera. Anche Italgas ed Enel stanno monitorando la situazione. Enel iniziera’ a breve ad intervenire sulle interruzioni di corrente nelle zone di Capieso, l’area piu’ colpita, e Maxetti. “Preziosa – sottolinea il Con – la fornitura di acqua da parte Briasco e il supporto con generi alimentari del Cafe’ del Mar”, un locale della zona. Al Don Milani insieme a Cri e Croce Oro, sono intervenuti da subito anche gli Scout.
Drammatica testimonianza su Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, sul rogo di Cogoleto. “Mi sono trovato in una situazione tragica. Ero a letto – ha raccontato Ettore Mulieri – e poco prima di mezzanotte mi ha chiamato mia madre che era completamente al buio, avvolta dal fumo e con tutte le fiamme attorno alla casa. Mi sono precipitato da lei, sono arrivato su questa strada che porta verso la collina dove c’era l’incendio. Dal basso la sensazione era terribile, non ci facevano salire, c’era il blocco dei pompieri. Sono stato preso dal terrore, vedevo tante persone che correndo in ciabatte e in pigiama stavano scappando dalle case. Mi sono precipitato dai pompieri e non sono andato via fino a quando non mi hanno fatto salire insieme a loro per cercare mia madre.
Hanno fatto una forzatura al loro protocollo – ha aggiunto – e mi hanno portato con loro. Il viaggio dei pompieri per salire e’ stato tragico, le fiamme ci hanno avvolto, il vento era fortissimo. Arrivati in cima, io conosco la strada a memoria, perche’ si tratta di casa di mia madre, li ho guidati verso gli appartamenti, siamo riusciti a sfondare il portone, a salire su, ho trovato mia madre in stato confusionale, l’abbiamo accompagnata verso il camioncino dei pompieri. Abbiamo evitato il peggio. La zona da circa le undici di sera era al buio”. (Fonte Agi).