L’Italia da lunedì, 17 maggio, sarà tutta zona gialla. Tranne la Valle d’Aosta che invece sarà arancione.
La Sardegna spera invece anche in un passaggio alla zona bianca.
“La Sardegna attende il passaggio, da lunedì, ad altra colorazione, che potrà restituire parte delle libertà a cittadini e imprese, in attesa dell’annunciata modifica della valutazione dei parametri, da noi sollecitata, che vedrà certamente premiato il nostro impegno”. Lo afferma il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas. “Come riportato dalla stampa nei giorni scorsi, se fossero già applicati i nuovi parametri, la Sardegna sarebbe l’unica regione in Italia, insieme al Molise, classificata bianca”.
Colori Regioni: da lunedì zona gialla in tutta Italia tranne la Valle d’Aosta. Il report dell’ISS
Secondo il report settimanale Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sull’andamento di Covid-19 in Italia, cala leggermente l’indice Rt in Italia, che scende a 0,86 mentre la scorsa settimana era a 0,89. E “questa settimana continua anche il calo nell’incidenza settimanale”, che scende a “103 per 100.000 abitanti (3-9 maggio 2021) vs 127 per 100.000 abitanti (26 aprile-2 maggio)”. “Nessuna Regione è classificata a rischio alto secondo il Dm del 30 aprile 2020 per la terza settimana consecutiva. Quattro Regioni/Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane), mentre le altre Regioni/Pa hanno una classificazione a rischio basso”, si legge ancora.
Colori Regioni: da lunedì zona gialla in tutta Italia tranne la Valle d’Aosta. Rt non sarà più determinante
L’Rt calcolato sui sintomatici resterà tra gli indicatori di riduzione del rischio, ma non rappresenterà più un automatismo per determinare l’assegnazione dei colori alle regioni. E’ quanto si apprende, da fonti che lavorano alle modifiche dei parametri, in merito all’aggiornamento degli indicatori a cui lavorano Iss, Ministero e Regioni. L’automatismo, come già annunciato, riguarderà esclusivamente l’incidenza dei contagi sulla popolazione e il tasso di ospedalizzazione (Rt ospedaliero). In generale, gli indicatori passeranno da 21 a 10 o 12. Lunedì è previsto un incontro tra tutte le componenti per un accordo definitivo