Colori Regioni, Lombardia Piemonte e Marche verso l'arancione. Basilicata rischio zona rossa Colori Regioni, Lombardia Piemonte e Marche verso l'arancione. Basilicata rischio zona rossa

Colori Regioni, Lombardia Piemonte e Marche verso l’arancione. Basilicata rischio zona rossa

Lombardia, Piemonte e Marche potrebbero passare dal giallo all’arancione. La Basilicata verso il rosso. E’ questa la possibile nuova mappa dei colori delle Regioni alla luce dei dati esaminati dalla cabina di regia che confluiranno nel monitoraggio settimanale di Istituto superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute.

Diverso discorso per il Molise, che invece diventerà “rosso” per sua richiesta, mentre la Liguria potrebbe diventare zona gialla.

Questa settimana l’indice Rt resta stabile a 0.99 in Italia, ma supera la soglia 1 in ben 10 Regioni. L’indice di contagio medio, calcolato sui casi sintomatici di covid, è pari a 0.99 (range 0.93-1.03), come la scorsa settimana. Il limite superiore va oltre 1, osservano gli esperti.

Scende a 44 anni l’età media dei casi Covid diagnosticati in Italia.

Aggiornamento ore 14:24

Colori Regioni, quali sono ad alto rischio

In base al monitoraggio della cabina di regia, potrebbero cambiare così i colori delle Regioni. Ma la parola finale spetta sempre al ministro della Salute Roberto Speranza. 

Sono 10, come si è detto, le regioni con l’indice di contagio Rt superiore a 1: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria. I

“Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte e Umbria rispetto alla settimana precedente, hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020”.

“Si conferma per la quarta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio – riferiscono gli autori del report – Sono 15 le Regioni/Province autonome con un rischio alto o moderato”.

Accanto alle 5 a rischio alto, “sono 10 (vs 12 la settimana precedente) le Regioni con una classificazione di rischio moderato (di cui 5 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 6 (vs 8 la settimana precedente) con rischio basso”.

Covid, scende a 44 anni l’età media dei contagi

“L’età media dei casi diagnosticati è diminuita a 44 anni”. “L’epidemia dopo un iniziale lento peggioramento – prosegue il report – entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell’aumento dell’incidenza nazionale”.

“Sono necessarie urgenti misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione e contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari”.

Ricoveri, 8 regioni sopra soglia critica

Nell’ultima settimana di monitoraggio, spiega l’Iss, si osserva un peggioramento anche nel numero di ricoveri e occupazione delle terapie intensive.

“Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua ad essere alto, ma sotto la soglia critica (24%)”, si legge.

Complessivamente, precisano gli esperti, “il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in aumento da 2.074 (16 febbraio 2021) a 2.146 (23 febbraio)”.

“Nello stesso periodo, invece, “il numero di persone ricoverate in aree mediche è sostanzialmente stabile (da 18.463 a 18.295)”.

Le 8 Regioni sotto stress sono Marche, Molise, Bolzano e Umbria, che presentano un sovraccarico sia nelle terapie intensive sia in area medica, e Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Trento dove il sovraccarico riguarda solo le intensive.

Covid, accelera incidenza: 145 casi su 100 mila abitanti

Si osserva, inoltre, una chiara accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (145 casi per 100.000 abitanti dal 15 al 21 febbraio, contro 135,46 per 100.000 abitanti dall’8 al 14 febbraio.

L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti.

Covid, indice Rt stabile a 0.99 

Rt stabile a 0.99 in Italia. L’indice è superiore a 1 in 10 regioni. L’indice di contagio medio, calcolato sui casi sintomatici di covid, è pari a 0.99 (range 0.93-1.03), come la scorsa settimana. Il limite superiore va oltre 1.

Secondo la bozza del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, l’Rt è superiore a 1 in 10 regioni. Di queste una, la Basilicata ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1.25, compatibile con uno scenario di tipo 3.

Delle altre nove, cinque hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno”.

Covid, aumento casi senza tracciamento

Continua ad aumentare, infine, il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (31.378 contro 29.196 la settimana precedente) e scende lievemente la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (29,4% vs 29,8%).

Aumenta, anche, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (36,1% vs 33,7% la settimana precedente). 

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