Colori regioni, la nuova mappa: Friuli Venezia Giulia e Veneto arancioni, Campania rossa. Lazio resta giallo Colori regioni, la nuova mappa: Friuli Venezia Giulia e Veneto arancioni, Campania rossa. Lazio resta giallo

Colori regioni, la nuova mappa: Friuli Venezia Giulia e Veneto arancioni, Campania rossa. Lazio resta giallo

Tre regioni in rosso, undici in arancione. Solo la Sardegna in zona bianca. Questa la nuova mappa dell’Italia a partire da lunedì 8 marzo.

La regione Campania passa in zona rossa, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto in arancione. In rosso anche le province romagnole. Queste le novità dei nuovi cambi di colore, sanciti dall’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e in vigore da lunedì prossimo (8 marzo). Il Lazio e la Liguria restano gialle. La Lombardia da oggi è in fascia arancione rafforzato per volere del governatore Attilio Fontana. Ecco il quadro complessivo.

Zona rossa: Campania, Basilicata e Molise. E le province romagnole di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna.

Zona arancione: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Umbria, Toscana e le province autonome di Bolzano e Trento.

Zona gialla: Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta.

Zona bianca: Sardegna.

Coronavirus, Brusaferro: “In Italia RT supera l’1”

“Il dato dell’Rt a 14 giorni mostra che il nostro Paese ha superato l’1, questa non è una buona notizia perché è un indicatore di crescita dell’epidemia e l’obiettivo a livello Paese e di Regioni e Province autonome è riportarlo rapidamente sotto l’1, ma quasi  tutte le regioni sono con l’Rt sopra l’1 anche se con il livello più basso dell’intervallo di confidenza in alcuni casi sotto l’1. È un dato molto importante e un segnale rilevantissimo di necessità di adozione tempestiva di misure di mitigazione a livello nazionale e anche a livello regionale”.

Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore sanità Silvio Brusaferro, sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia. “La variante inglese è largamente circolante come maggioritaria nel nostro Paese”.

Nella settimana 22-28 febbraio dopo un periodo di crescita si osserva “una netta accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (194,87 per 100.000 abitanti contro 145,16 per 100.000 abitanti”. L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, “si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti e anzi si avvicina alla soglia di 250 casi per 100mila abitanti”.

Gestione cookie