Colori Regioni, solo due (quasi) in zona gialla. E alcuni governatori chiedono il “modello austriaco”

Per ora il sistema a colori delle Regioni italiane resta invariato, con la zona gialla vicina solo per il Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Bolzano. Ieri però alcuni presidenti di Regione hanno chiesto che eventuali lockdown e divieti “da zona arancione” riguardino solo i non vaccinati. Il modello è quello autriaco dove da pochi giorni sono è in vigore un lockdown solo per i no vax. Una richiesta che però, secondo fonti di governo, non vedrà luce. Per ora. 

Regioni quasi in zona gialla e zona arancione a Natale

“Qualora ci fosse il passaggio in zona arancione, si potrebbe valutare una sorta di differenziazione fra vaccinati e chi non lo è. E’ un percorso che dobbiamo valutare” ha affermato oggi il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, su RaiNews24.

Ad oggi solo Friuli-Venezia Giulia e provincia di Bolzano dovrebbero finire in zona gialla già dal 22 novembre. Le Marche, che sono già sopra soglia per quel che riguarda le terapie intensive, eviteranno la zona gialla grazie all’ampio numero di posti letto a disposizione negli ospedali. Inoltre la provincia di Bolzano, secondo quanto sostiene il direttore generale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige Florian Zerzer, potrebbe passare “in poco tempo ad arancione e rosso” e tutto questo a poche settimane dall’apertura della stagione sciistica.

Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, ritiene che eventuali nuove chiusure “non devono essere pagate da chi si è vaccinato, nel caso di passaggio di colore, le restrizioni si applichino ai non immunizzati”. Pensiero appoggiato da molti altri governatori. “Chi non è vaccinato non può partecipare alla vita della comunità” sostiene Eugenio Giani (Toscana).

Modello austriaco per i non vaccinati

Il tema dell’esenzione dalle restrizioni per i vaccinati si riproporrà. “E’ una delle ipotesi su cui si lavora. Noi siamo favorevoli a tutte le misure che ci aiutano ad abbassare i contagi, ad affrontare questa pandemia non tornando con le terapie intensive chiuse’” ha detto il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, intervenuto a Porta a porta. ’”Credo che, come sempre in questo anno di pandemia, il governo deve seguire con principio di massima precauzione l’andamento epidemiologico e fare norme che siano proporzionate nell’interesse del garantire la salute e devono essere adeguate. Quindi principio di adeguatezza e proporzionalità delle norme”, spiega. 

“Ad oggi non sono necessarie ulteriori restrizioni: è sufficiente far rispettare le regole esistenti. Tuttavia se la situazione della diffusione del virus in alcune regioni dovesse aggravarsi, fino ad arrivare alla zona arancione, è evidente che il prezzo delle eventuali chiusure non lo possano e non lo debbano pagare i vaccinati” ha invece scritto sui social il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.

 

 

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