Una bambina di 14 mesi in coma in provincia di Pavia: ha tracce di marijuana nelle urine.
Una bambina di 14 mesi è finita in coma al Policlinico San Matteo di Pavia dove i medici le hanno trovato tracce di marijuana nelle urine. Lo riporta La provincia Pavese.
La piccola si è ripresa nel giro di alcuni giorni ed è stata trasferita in una struttura protetta per decisione del Tribunale dei Minorenni di Milano.
In coma a 14 mesi: tracce di marijuana nelle urine
I genitori non sono riusciti a svegliarla così l’hanno portata al reparto di pediatria. Ai medici hanno raccontato che da qualche giorno non stava bene e che poi ha perso conoscenza. Non era caduta e non aveva subito traumi. In ospedale hanno subito iniziato a fare tutti gli esami per capire cosa le fosse successo e hanno trovato la risposta nelle urine. La piccola aveva tracce di marijuana.
Subito hanno avvisato la polizia che ha allertato la Procura di Pavia e il tribunale dei minorenni di Milano. La piccola, arrivata al San Matteo il 19 settembre, si è ripresa nel giro di un paio di giorni ed è stata trasferita in una struttura protetta. Intanto è stata aperta un’inchiesta per capire come sia potuto succedere che una bambina così piccola abbia ingerito della droga.
L’ipotesi: l’ha presa sul tavolo o da terra
L’ipotesi più accreditata è che abbia trovato sul tavolo o sul pavimento qualche resto di cannabis senza che i genitori se ne accorgessero.
I precedenti simili
Non si tratta del primo caso del genere. In ospedale capita che ci siano 4 o cinque casi all’anno – soprattutto negli ultimi anni – di piccoli che arrivano in ospedale per lo stesso motivo ma in condizioni meno gravi. Non piccoli in coma ma intontiti e assonnati.
Più grave il caso accaduto lo scorso primo dicembre, quando un bimbo di 19 mesi è arrivato in ospedale per una intossicazione da hashish a Roma. Dopo una perquisizione in casa la polizia ha trovato 200 grammi di cocaina. I due zii materni sono stati arrestati per possesso di droga ai fini di spaccio e i genitori denunciati.
Solo un paio di mesi prima, il 24 settembre, un bimbo di un anno e mezzo è stato ricoverato in rianimazione a Palermo. Aveva ingerito hashish e cocaina. In questo caso la polizia, che aveva perquisito la casa dei genitori, non aveva trovato stupefacente e il papà ha sostenuto che il bambino avesse trovato la droga giocando fuori casa.
E il 16 settembre un caso analogo è avvenuto a Milano. Un piccolo di 18 mesi è arrivato all’ospedale del bambino Buzzi, portato dai genitori preoccupati perché non si svegliava. Il motivo anche in questo caso si è scoperto che era la droga, più precisamente marijuana. (Fonti: Ansa e La Provincia Pavese)