Compagni di classe come congiunti per aggirare il metro di distanza sui bus

La riapertura delle scuole rischia di mandare in tilt il sistema dei trasporti pubblici locali con un terzo degli studenti che rischia di rimanere a piedi.

Nonostante l’approssimarsi del cruciale appuntamento, restano enormi distanze tra Governo e Regioni specie sulla decisione di considerare i compagni di classe congiunti, cioè equiparabili a parenti e affini.

Con il metro di distanziamento e le attuali regole sanitarie, i mezzi di trasporto si riempiranno al 50/60%.

Se la domanda cresce all’85% nell’ora di punta rispetto al precovid e la capienza massima è del 50/60% potrebbe rimanere a piedi il 35/25 per cento degli studenti”.

Il presidente di Asstra, l’associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico locale, Andrea Gibelli, riassume il nocciolo della questione.

Con il metro di distanza bus mezzi vuoti

Senza quindi nuovi fondi e mezzi aggiuntivi per molti studenti sarà difficile arrivare a scuola, lamentano i presidenti di Regione.

Anche senza arrivare alla posizione estrema di Vincenzo De Luca in Campania secondo cui in queste condizioni non si possono riaprire gli istituti insicurezza.

Come uscirne? Il Governo – consigliato dai tecnici del Cts – ha stabilito orari scaglionati di entrata a scuola e separatori morbidi all’interno dei bus per filtrare presenze e diminuire resse.

Inoltre, ha proposto di equiparare i compagni di classe ai congiunti (i parenti e affini in epoca di lockdown), idea molto contestata.

Per gli scuolabus l’idea è di limitare la durata dei viaggi sotto i 15 minuti.

Dal Veneto all’Emilia Romagna, dalla Liguria alla Lombardia, i presidenti di Regione chiedono più risorse per aumentare, se non raddoppiare, l’offerta di bus e trasporti.

Fontana: “Compagni di classe congiunti una presa in giro”

Equiparare i compagni di classe ai congiunti per evitare il problema del metro di distanza sui trasporti “è una presa in giro: o si può o non si può”.

Per il presidente della Lombardia Attilio Fontana “non si può. Si trovano altre soluzioni. Bisogna risolvere i problemi non con degli escamotage”.

Toti: “Dateci più soldi per comprare bus senza gare e lungaggini”

Per fronteggiare l’emergenza Covid dal Governo «mi aspetto che arrivino regole per poter comprare mezzi di trasporto pubblico senza gare e lungaggini che in questo Paese fanno impiegare anni» ha detto il governatore ligure e vice presidente della Conferenza Regioni Giovanni Toti a Radio 1.

 

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