“Con Federico Leonelli litigavano sull’Ucraina”: racconto degli amici di Oksana

"Con Federico Leonelli litigavano sull'Ucraina": racconto degli amici di Oksana
“Con Federico Leonelli litigavano sull’Ucraina”: racconto degli amici di Oksana

ROMA – Federico Leonelli e Oksana Martseniuk avrebbero litigato per la situazione politica in Ucraina. Oksana è stata uccisa proprio il 24 agosto, giorno in cui due anni fa morì la fidanzata di Leonelli e giorno della festa di Liberazione ucraina. Al funerale di Oksana hanno preso parte molte donne ucraine, molte badanti e domestiche che erano amiche della colf uccisa.

Le amiche di Oksana raccontano di lei al Messaggero:

“Era una gran lavoratrice: in Ucraina faceva l’insegnante, in Italia ha fatto 6 anni la baby sitter nel Viterbese con due gemelli prima di venire a Roma, circa un anno fa. Voleva risparmiare per comprare una casa in Ucraina alla figlia Anastasia, che ha 12 anni e vive con la nonna, anche lei insegnante in pensione. Era divorziata dal marito”.

Ma sia per Oksana che per Leonelli il 24 agosto non era una giornata qualunque, scrivono Michela Allegri e Raffaella Troili sul Messaggero:

“Per Federico Leonelli quella data, il 24 agosto, era un’ossessione: da quando nel 2012 aveva perso la fidanzata per un aneurisma cerebrale. Da allora le sue condizioni erano peggiorate, nel 2013 sempre il 24 agosto, in occasione del primo anniversario della morte, era già andato in escandescenze. Si trovava a Berlino: avrebbe improvvisamente iniziato a gridare frasi farneticanti e ad assumere atteggiamenti violenti, tanto che, fermato dalla polizia, venne sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio”.

Per Oksana invece era il giorno della liberazione dell’Ucraina:

“«E’ morta come una combattente, nel giorno dell’anniversario della liberazione dell’Ucraina», la piangono i connazionali di Roma. «Quella mattina la aspettavamo in chiesa, c’era una grande festa per i ventitre anni dell’indipendenza». A Kiev sfilavano le parate, qui erano in programma preghiere, feste, incontri”.

E proprio gli amici di Oksana ritengono che nel giorno del brutale omicidio i due possano aver discusso di politica e religione:

“La comunità è sconvolta, qualcuno ritiene che i due possano aver discusso di politica e religione, Oksana seguiva preoccupata gli scontri in atto nel suo Paese. Era appena tornata a Roma, dove lavorava per dare un futuro alla figlia Anastasia, 12 anni, comprarle una casa e mandare i soldi alla madre anziana e malata”.

Leonelli d’altronde soffriva di psicosi:

“Ai momenti di lucidità seguivano veri e propri deliri: raccontava di far parte della Cia, di lavorare per la Nasa. Si definiva «il nuovo Messia», voleva arruolarsi a Gaza. Era seguito da due psichiatri, avrebbe iniziato ad abusare di farmaci, procurandoseli su internet (prima dell’estate, il medico l’ha scoperto e ha deciso di sospendergli la terapia: i farmaci potevano provocare allucinazioni). Anche la sorella, l’aveva pregato di farsi ricoverare, ma lui ha sempre risposto di star bene”.

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