Concetta Gambacorta che si ribellò al suo nome. Ora è maresciallo Finanza

Concetta Gambacorta "troppo bassa". Esclusa da GdF per pochi millimetri ma...
Concetta Gambacorta (Foto da Facebook)

ROMA – Concetta Gambacorta sognava di diventare maresciallo della Guardia di Finanza. Ma ai test fisici il responso: esclusa perché sotto il limite minimo di 1,61 metri di altezza. Ma lei sapeva di essere invece proprio al limite e ha fatto ricorso, vincendolo. Misurata di nuovo da una sorta di commissione con tre giudici, Concetta è risultata alta 1,61 metri e 3 millimetri. Quei millimetri che le hanno permesso di essere riammessa al concorso per sottufficiale della Guardia di Finanza.

Concetta, la donna che si ribellò al suo nome…Ci scherza sopra lei stessa sul quel cognome: Gambacorta. Altro che gamba corta, Concetta vuole la divisa da maresciallo.

Mario Gervini sul Corriere della Sera scrive:

“A Roma duemila giovani cercano il futuro nel «Concorso per l’ammissione di 297 allievi marescialli – anno accademico 2013/2014». Concetta ha 24 anni, fidanzato in Marina, padre (barbiere) e madre (impiegata part time) separati, ma uniti nel sostenere la scelta della figlia. Le prove scritte vanno bene, sopra la media. Si passa ai test psico-fisici. Concetta sogna già la divisa da maresciallo. Le misurano l’altezza: 1,59. Troppo piccola, sotto il minimo di legge di 1,61. È fuori, esclusa”.

La ragazza però era convinta di essere alta almeno 1,61 metri e così ha fatto ricorso:

“Il presidente della Commissione d’esame gliel’aveva detto subito: «Può fare ricorso». Fare causa alla Guardia di Finanza? Per una che sogna di sposarla vestita da maresciallo non è facile. Scende in campo l’avvocato Claudio Fiume di Fiumefreddo. Parte il ricorso al Tar. Fiume si appoggia a Roma a Francesco Samperi, ex presidente degli avvocati europei. Il ricorso costa. Papà e mamma ci mettono qualche migliaio di euro. Gli avvocati riducono al minimo le parcelle.

Intanto viaggia tra Camera e Senato un disegno di legge che abolisce i limiti di altezza per i concorsi militari. Basta discriminazioni, è il coro politico, solo in Italia abbiamo queste norme. Che poi generano mostri come il concorso per 20 medici in Polizia dove è richiesta «statura non inferiore» a 1,65 (1,61 per le donne) «nonché un rapporto altezza-peso, una distribuzione del pannicolo adiposo ed un trofismo che rispecchino un’armonia atta a configurare la robusta costituzione…»”.

Concetta vince il ricorso e ottiene una nuova misurazione:

“La Gambacorta con il suo specialista, la Gdf con il suo colonnello misuratore, e a far da giudice un collegio medico del Celio. Il futuro di Concetta è una questione di millimetri. Sale sulla predella, potesse leviterebbe: il responso è 1,61 e 3 millimetri. Aveva ragione lei. Il 17 dicembre ci sarà l’udienza al Tar ma ormai è chiaro, Concetta torna in gioco. Tutti i vincitori del concorso sono avvisati con un annuncio in Gazzetta Ufficiale . E il famoso ddl del 2013? Langue in commissione Affari costituzionali dal 3 giugno. La senatrice Silvana Amati (Pd) sta cercando di sbloccarlo tra molte resistenze militari”.

E al telefono col Corriere della Sera Concetta, che intanto si è laureata in Economia, commenta:

“«Che le posso dire? Studio di giorno, esco di sera, vado in palestra e ho un nome che non mi piace». Gambacorta? «No, Concetta: è un po’ antico. Per questo su Facebook sono Cetty». Concetta è una ragazza del Sud, laureata, che vorrebbe diventare maresciallo della Guardia di Finanza. Ce la farà? Di sicuro non sarà una ridicola asticella a impedirglielo”.

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