Concordia, i naufraghi: “Vogliamo giustizia e verità”

GROSSETO – Sono arrivati da Lampedusa per chiedere ''giustizia e verita'''. Roberto Brigioni la sera del 13 gennaio era su Costa Concordia con la moglie e due figli di 9 e 14 anni, una sera ''che ci ha cambiato la vita, ci ha scombussolato''. Loro hanno deciso di venire fino a Grosseto stamani perche' vogliono capire ''la verita', che dovra' venire fuori''.

Non vogliono condannare subito l'errore del comandante della nave Francesco Schettino, ''E' un poveruomo, anche se ha fatto dice Brugioni ''un errore elementare, grossolano. Cio' che condanno e' il dopo, quello che non ha fatto''. La famiglia siciliana fu tra le ultime a lasciare la nave, ''salimmo sull'ultima scialuppa''.

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