Concordia, naufraghi risarciti: 30mila euro. Anche a Domnica Cemortan

Concordia, naufraghi risarciti: 30mila euro. Anche a Domnica Cemortan
Domnica Cemortan

GROSSETO – Tutti i naufraghi della Costa Concordia, costituitisi parte civile al processo sul tragico naufragio del 13 gennaio 2012, saranno risarciti con 30 mila euro. Tra questi anche la moldava Domnica Cemortan, protagonista per alcuni giorni delle cronache più morbose per via della sua presenza in plancia al momento dello schianto.

Il Tribunale di Grosseto ha stabilito che Francesco Schettino e Costa Crociere Spa devono risarcire in solido tutte le parti civili. Riconosciuta anche una provvisionale di 300.000 euro alla Regione Toscana e all’Isola del Giglio. Quest’ultima aveva chiesto 20 milioni di euro.

Ma tra i familiari delle vittime prevale la sensazione che 16 anni di carcere per Schettino non sono abbastanza. Giovanni Girolamo, padre di Giuseppe, il musicista pugliese che lavorava sulla nave e che morì per salvare un bambino, ha commentato così la sentenza

“Sedici anni per 32 vittime non sono nulla. E’ una pena inadeguata e forse lo sarebbe stata anche se Schettino fosse stato condannato a 26 anni, quanto chiesto dall’accusa. E poi non doveva essere condannato solo Schettino, ma anche chi era in plancia con lui e chi, della Costa, era a terra e non ha fatto nulla”.

Girolamo confidava anche nell’arresto:

“Sì, lo speravo – dice – ma ormai non possiamo farci nulla, questa è la giustizia italiana”.

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