Concordia, una grana per Renzi. Toscana non si arrende a Genova

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Giugno 2014 - 14:22 OLTRE 6 MESI FA
Costa Concordia, battaglia Toscana-Genova. Nessun accordo, tocca a Renzi

Costa Concordia, battaglia Toscana-Genova. Nessun accordo, tocca a Renzi (foto LaPresse)

ROMA – Costa Concordia raddrizzata e in attesa di essere portata in un porto per essere smontata. Ma in quale porto?A oggi non ci sa, perché non c’è accordo. La Costa, che il delitto possiede, propone Genova. La Toscana si oppone. E la palla passa al Consiglio dei ministri, leggi Matteo Renzi, per prendere una decisione entro 7 giorni. Una grana inattesa per una decisione che, di fatto, sembrava già presa.

Si doveva decidere oggi 25 giugno con apposita Conferenza dei servizi. Non si è deciso.  O meglio non si è trovato un accordo. Costa Proponeva Genova che ha un porto bello e pronto per smaltire il tutto. Toscana che il relitto ha ospitato suo malgrado in mare, si è opposta. Hanno votato contro, in particolare,  la Regione Toscana e la provincia di Grosseto.

E quindi ora  la palla passa a Renzi. Perché la Concordia va tolta dalle coste del Giglio e a Genova, dove si aspettano di veder arrivare la nave, hanno già stilato il calendario. Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha spiegato che i tecnici hanno indicato le date dei lavori: l’8 luglio finirà il lavoro di allestimento dei cassoni, il 12 e il 13 inizierà l’operazione di rigalleggiamento e il 20 la nave potrà essere mossa tempo permettendo. Sempre che, a questo punto, governo confermi il tutto.

Eppure, nonostante la situazione sia grottesca, c’è chi si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno. E’ il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che parla di un importante risultato raggiunto. Quale? La nave sarà smontata in Italia. Perché, sembra surreale ma è così, era in dubbio persino questo:

“Oggi è stato raggiunto un risultato importante per il Paese: la Concordia verrà smaltita in Italia. Un obiettivo al quale ho lavorato fin dall’inizio”.

Galletti, quindi, conferma che ora la palla passa al Consiglio dei ministri. Una matassa che Matteo Renzi, probabilmente, avrebbe volentieri evitato di sbrogliare. Galletti però è sicuro: il governo farà presto e bene.

”A fronte della soluzione Genova indicata da Carnival noi abbiamo portato in Conferenza dei servizi le nostre prescrizioni rigorose per assicurare il massimo livello di tutela ambientale in tutte le operazioni. Ora la decisione passa al Consiglio dei ministri, faremo presto e bene”.