Concorso Camera: in 25mila per 30 posti da consigliere parlamentare Concorso Camera: in 25mila per 30 posti da consigliere parlamentare

Concorso Camera: in 25mila per 30 posti da consigliere parlamentare

Concorso Camera: in 25mila per 30 posti da consigliere parlamentare
Concorso Camera: in 25mila per 30 posti da consigliere parlamentare (Foto archivio Ansa)

ROMA – Appuntamento a gennaio 2020 per i partecipanti al concorso di consigliere parlamentare della Camera. Si presenteranno in 25mila per 30 posti. Le selezioni si svolgeranno alla Nuova fiera di Roma dal 21 al 23 gennaio con le prove a quiz: passeranno il turno soltanto i primi 400 in graduatoria. Il database dei quesiti sarà pubblicato il 30 dicembre in Gazzetta ufficiale.

La prima prova sarà articolata in 100 domande a risposta multipla, con pochissimi secondi a disposizione per individuare la risposta esatta. Chi ce la fa potrà accedere agli scritti.

La seconda fase del concorso si articolerà in 6 prove, 5 delle quali verteranno sulle seguenti materie:

Diritto costituzionale, 
Storia d’Italia dal 1848 a oggi, 
Diritto e procedura parlamentare, 
Diritto amministrativo o politica economica, 
Diritto civile o dell’Unione Europea

Nel caso delle ultime due il candidato potrà scegliere quale sviluppare, mentre la sesta prova scritta sarà una sintesi in inglese, senza dizionario, su un elaborato di carattere giuridico o economico, da completare entro 3 ore.

Superano la prova i candidati che totalizzano una media di 21 trentesimi con un voto minimo di 18 per ogni prova. A presiedere la commissione d’esame sarà il presidente della Camera Roberto Fico. Età massima per i partecipanti: 45 anni.

Ma non è finita qui: chi supera gli scritti dovrà poi sostenere una prova orale, sulle materie già affrontate e in aggiunta anche su contabilità dello Stato e organizzazione aziendale. Si può chiedere anche una prova facoltativa su una seconda lingua straniera. 

“E’ il concorso più duro in Italia negli ultimi cinquant’anni”, spiega uno dei docenti dei master di preparazione che arrivano a costare anche 5 mila euro. “E’ anche una risposta implicita all’antipolitica – aggiunge – Chi entrerà a lavorare a Montecitorio dovrà davvero sapersi destreggiare tra leggi, codici, lingue, storia ed economia. E il concorso punta a dimostrare che chi lavora in questi organi non solo è competente, ma ha una vera passione per le istituzioni democratiche di questo Paese”.

Fonte: Mininterno

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