Concorso presidi: errori nei quiz, interviene il ministero

ROMA – Fughe di notizie ed errori nei test: a un mese alla data "clou" il concorso per dirigenti scolastici é al centro delle polemiche, ma il ministero dell'Istruzione getta acqua sul fuoco.

Nei giorni scorsi il ministero dell'Istruzione ha pubblicato la batteria di 5.750 quiz dai quali sarà sorteggiato il pacchetto di 100 domande che verranno proposte ai 42mila aspiranti a una poltrona di preside il 5 ottobre, giorno della prova preselettiva del concorso ordinario per il reclutamento dei dirigenti scolastici (in palio ci sono 2.386 posti).

E pare che nei test ci siano parecchi errori. Non solo. Qualcuno sostiene pure, secondo notizie rimbalzate su forum e blog, di essere venuto in possesso delle domande prima della pubblicazione. ''Tutti i quesiti che contengono refusi o formulazioni ambigue e che saranno segnalati in queste settimane saranno esclusi dall'estrazione finale'' assicura pero' viale Trastevere facendo notare che le imprecisioni segnalate fino a oggi nei quesiti del concorso per Dirigenti Scolastici ''riguardano pochissime domande e non avranno comunque alcuna conseguenza sulla prova d'esame''.

Le modalità di svolgimento della prova prevedono la consegna a ciascun candidato di un volume contenente i 5.750 quesiti appositamente numerati e, all'inizio della prova, la distribuzione di un elenco (determinato mediante estrazione da parte del ministero) contenente i numeri dei 100 test ai quali i candidati dovranno rispondere.

"Ci sono errori, alcuni meri refusi, altri errori concettuali veri e propri" ha denunciato l'Anp (Associazione nazionale presidi) che ha già informato di queste sviste chi di dovere invitando tutti coloro che si stanno cimentando con i quesiti a mandare segnalazioni in materia anche al Ministero dell'Istruzione. Al di là degli errori i presidi puntano l'indice contro la tendenza all'eccessivo nozionismo, la presenza di informazioni storico-filosofico-letterarie non necessariamente riconducibili al profilo professionale e la "mancata aderenza al profilo per il quale si deve selezionare, sempre più gestionale/organizzativo e reso ancor più tale dalla prima manovra estiva che impone un forte dimensionamento della rete scolastica".

"Ci può ancora lusingare l'idea del preside-dirigente-uomo/donna di cultura? Certamente la cosa non é da disprezzare, ma nutriamo forti dubbi – scrive l'Anp – che la pedagogia di Sparta nel VII secolo a.C. sia un indicatore di tale connotato. Probabilmente non questo serve per dirigere una scuola, sistema assai complesso che chiede competenze organizzative e gestionali che vanno al di là di una storia della scuola troppo antica e lontana da noi, come vanno al di là di nozionismi inutili".

Critica anche l'Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici). "I numerosi errori nei test diffusi dal ministero dell'Istruzione per il concorso a dirigente scolastico e la fuga dei test prima della loro pubblicazione – ha chiesto il presidente Gregorio Iannaccone – impongono chiarimenti immediati, per assicurare serietà alle procedure di selezione e rispetto per gli aspiranti che stanno affrontando le prove con lo zelo che il concorso richiede. Occorre procedere presto e bene, anche con la nomina di commissioni che garantiscano il rigoroso e sereno svolgimento del concorso".

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