ROMA – Applicazioni per smartphone e tablet, file Pdf e ebook permettono di scaricare le risposte esatte ai 3500 quiz del concorso per docenti. Sara Grattoggi su Repubblica spiega che è questo il modo in gli aspiranti docenti si preparano alla prova, del 17 e 18 dicembre. E così sul web nasce un business “clandestino” delle risposte, che ha alimentato “un giro d’affari a sei zeri”. Ora la Cgil chiede che il Miur, ministero dell’Istruzione e della ricerca, dia le risposte e blocchi questo business.
Sara Grattoggi spiega il fenomeno su Repubblica:
“Se ne trovano di tutti i tipi, a tutti i prezzi: dall’ebook venduto a 25 euro da una casa editrice universitaria, con tanto di commento alle risposte, alle app che riproducono il funzionamento del simulatore ministeriale stesso, dando però le soluzioni esatte, e che viaggiano fra 1,99 euro e 9,20 euro (a seconda delle funzioni), fino al file Pdf con tutta la banca dati scaricabile gratuitamente”.
Insomma la scelta del Miur di pubblicare le domande, ma non le risposte, voleva evitare che i candidati imparassero a memoria quella corretta. Il risultato però è stata la nascita di un business che fa gola, spiega la Grattoggi, che riporta la nota della FlcCgil:
“È necessario che il Miur blocchi questo business, pubblicando le batterie dei test con le risposte esatte per tutte le domande. Se così non fosse, siamo pronti a diffidare il ministero dell’Istruzione”.
Della stessa opinione il Coordinamento precari scuola (Cps) di Roma, che il 13 dicembre manifesterà contro il quiz sotto il dicastero di viale Trastevere: “Già è assurdo che il Miur abbia pubblicato un esercitatore che, in caso di risposta sbagliata, non dia la soluzione esatta: così è impossibile capire dove si sbaglia mentre si studia” spiega Carlo Serravalli, docente. “Ora che tutti possono avere le risposte, pagando terzi, questa linea è ancora più assurda, perché finisce per alimentare l’ennesima speculazione sulla pelle di noi precari” aggiunge il giovane prof.
Non solo. Dal momento che la maggior parte delle app in commercio funziona sia online che offline, nel caso un candidato riuscisse a nascondere un cellulare durante la prova preselettiva, potrebbe riuscire a copiare. Senza contare, poi, l’interrogativo a monte sollevato dalla FlcCgil: “Come hanno fatto i creatori di ebook e app a risalire in poche ore a tutte le risposte esatte? È possibile che qualcuno le abbia estratte dal sito del ministero?”.