Concorso scuola, alle prove scritte conterà anche l’originalità

Pubblicato il 15 Gennaio 2013 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA
Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo (Foto Lapresse)

ROMA – L‘originalità conta. Anche alla prova scritta del concorso per i posti di ruolo nella scuola. E’ infatti uno dei quattro criteri imposti dal Ministero dell’Istruzione per la valutazione degli scritti. Gli altri sono meno creativi: pertinenza, correttezza linguistica e completezza. 

Le prove inizieranno l’11 febbraio e andranno avanti fino al 21. Sui banchi di scuola si ritroveranno gli 88.610 aspiranti prof di ruolo che hanno superato la preselezione. I candidati saranno smistati in circa 400 scuole italiane. L’elenco per ciascuna regione sarà pubblicato sul sito del ministero il 25 gennaio.

Tre o quattro i quesiti a risposta aperta della prova. Le domande verteranno sui programmi disciplinari e sui contenuti trasversali indicati nel bando. Ad ogni candidato verrà dato un foglio di quattro facciate prestampate, una per quesito. I candidati avranno a disposizione anche dei fogli bianchi per eventuali brutte copie, e che non dovranno essere riconsegnati al termine della prova.

Ad ogni quesito verrà assegnato un punteggio da zero a dieci. Per superare la prova bisognerà aver totalizzato 28 punti su 40 per le prove a quattro quesiti, 21 su 30 per le prove a tre quesiti.

Varia anche il tempo a disposizione: per le prove a quattro quesiti sarà di due ore e mezza, per quelle a tre quesiti il tempo sarà di due ore.

I candidati potranno consultare dizionari di italiano, di italiano e latino e di latino e greco, codici, testi di legge, ovviamente senza note o commenti scritti sopra. Potranno usare la riga, la squadra, la gomma, la matita, il compasso.

Vietate le calcolatrici, tranne quella scientifica ammessa in alcune classi di concorso. E soprattutto banditi cellulari, smartphone, tablet o notebook.