ROMA – Concorsone scuola, secondo giorno di preselezioni. Il primo giorno, lunedì 17, è stato travolto dalle polemiche: sono passati solo 1 aspirante prof su 3 e le associazioni di categoria sono sul piede di guerra: “Non si può giudicare un professore da 50 domande a quiz”, dicono. L’Anief (Associazione professione sindacale) ha già annunciato che farà ricorso per far ammettere alla seconda fase anche coloro che hanno totalizzato tra i 30 e i 34 punti (mentre il Miur ha fissato in 35 punti il minimo per passare).
Insomma, c’è delusione tra i partecipanti al concorsone della scuola. Solo il 34% dei candidati del primo turno ha passato la prova preselettiva del concorso per docenti. Su 172.248 candidati attesi per il test preselettivo, i partecipanti sono stati 136.289, il 79,12% di quelli previsti. Di questi, hanno superato la prova in 45.787, il 33,6%.
Ecco le percentuali, Regione per Regione, degli ammessi alle successive prove del ‘concorsone’. La Toscana, con il 44,4% è la Regione con il più alto tasso di ammessi alla seconda prova.
ABRUZZO 33,9%
BASILICATA 21,6%
CALABRIA 20,8%
CAMPANIA 26,3%
EMILIA ROMAGNA 39,8%
FRIULI V.G. 39,3%
LAZIO 37,5%
LIGURIA 40,5%
LOMBARDIA 41,4%
MARCHE 37,0%
MOLISE 20,7%
PIEMONTE 40,8%
PUGLIA 31,8%
SARDEGNA 26,0%
SICILIA 26,3%
TOSCANA 44,4%
UMBRIA 31,5%
VENETO 39,6%
TOTALE 33,6%
Ricorso dell’Anief. L’Anief annuncia un nuovo ricorso al Tar: “Anief – si legge in un comunicato – farà ammettere alle prove successive migliaia di candidati laureati che oggi hanno conseguito nella preselezione tra i 30 e i 34 punti, come prevede la normativa vigente, in particolare il Decreto Legislativo 297/94. Anziché almeno 35 punti come richiesto ingiustamente dal Miur”.
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