Condomini, la guerra dei vecchi (e degli acidi) contro i bambini. Ma vietare gioco in cortile non si può

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 23 Maggio 2018 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
Condomini di tutta Italia, la guerra dei vecchi (e degli acidi) contro i bambini. Ma vietare gioco in cortile non si può

Condomini, la guerra dei vecchi (e degli acidi) contro i bambini. Ma vietare gioco in cortile non si può (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Condomini, la guerra dei vecchi (e degli acidi di umore di qualunque età) contro i bambini era di fatto quasi vinta. Almeno nelle grandi città [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] e nei quartieri cosiddetti residenziali la predominanza di anziani in età e acidi d’animo su bambini e ragazzi da fatto numerico-demografico si era di fatto quasi ovunque trasformata in dominio politico, in controllo del territorio. Il cortile del condomino, là dove c’è, o qualunque spazio comune condominiale era vietato, interdetto ai bambini e ai loro giochi, giudicati entrambi molesti.

Lo strumento che decretava la vittoria dei vecchi d’età e d’animo contro bambini e adolescenti era ed è il regolamento condominiale. Sorta di carta dei rancori che, dopo aver obbedito al primo comandamento del condominio-religione (impedisci a ciascuno di fare alcunché, vigila che nessuno possa fa nulla, boicotta e controlla il prossimo, complicagli se puoi la vita), spesso statuiva che quelli dei bambini in cortile o nella corte condominiale sono rumori molesti.

E quindi divieto di palla ovviamente, di bici, di monopattino, di rincorsa, di nascondino vociante. Occhiuti, i legislatori di condominio talvolta specificano: vietata anche palla di spugna. Si segnalano regolamenti condominiali che impongono, in caso di bambini in cortile, la presenza di un vigilante-secondino di età adulta che presieda al loro silenziamento.

La quiete condominiale (che si vuole e si intende evidentemente come sepolcrale) viene indicata come alibi e foglia di fico per quello che è un apartheid dei vecchi e acidi contro i bambini e i contenti di vivere. E così nella maggior parte dei condomini invece del vivi e lascia vivere arrivava, è arrivata e tuttora vige una legislazione di caseggiato all’insegna del vivi male e quindi peggiora la vita altrui.

Ma per fortuna è partita da Milano una contro offensiva…della vita contro i pre morti nell’anima. Le pubbliche autorità hanno spiegato e reso pubblico che la legislazione comunale appunto prevale su quella condominiale. E che quindi nessun regolamento di condominio può impedire a un bambino di corree e giocare. Anche in cortile.

La resistenza dei vecchi di età e acidi d’animo sarà dura, si barricheranno dietro montagne di assemblee e verbali condominiali, si faranno assistere da avvocati (spesso hanno poco altro da fare e poco altro da gioire se non dallo sgambettare e boicottare la serenità altrui). Non accetteranno che i bambini giochino nel cortile del loro palazzo perché appassito e quasi muto è il cortile della loro vita, una sola cosa potrà davvero piegarli: la vita che è in quei bambini che vogliono zittire.