ROMA – Condominio: se un vicino riottoso alle regole di buona convivenza si rende responsabile di comportamenti che danneggino i condomini addirittura negando l’evidenza, come ci si deve comportare, come arginarne la prepotenza? Per esempio fotografandolo, basta uno scatto con il telefonino per inchiodarlo alle sue bugie. Ma si può, come la mettiamo con la legge sulla privacy.
L’esperto del Sole 24 Ore (è una utile rubrica dedicata a problemi di non immediata soluzione) risponde a questa domanda e dice che sì, la foto si può fare, ma solo a certe condizioni e per ben circoscritte finalità.
“In base alle disposizioni di cui all’articolo 24 del Codice della privacy, Dlgs 196/2003, non modificate dal Regolamento europeo, il consenso al trattamento dei dati personali non è richiesto quando tali dati siano necessari «per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria, sempre che i dati siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento». Il principio opera anche in materia di videosorveglianza ed è applicabile al caso del lettore, posto che la fotografia è stata scattata al fine di far cessare – anche in sede giudiziale – la violazione di un diritto individuale del condominio. Resta peraltro fermo il divieto della diffusione della fotografia presso terzi non condòmini”. (fonte Sole 24 Ore)