Conduttrice veneta a bambino tifoso del Cosenza: “Anche tu verrai a cercare qualche lavoro da noi…” VIDEO

“Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro”. E’ la frase detta da una conduttrice di una tv veneta ad un bambino durante una diretta dopo il match di calcio Cosenza-Vicenza che ha portato i biancorossi alla retrocessione.

La frase razzista della conduttrice veneta a bambino tifoso del Cosenza

Il siparietto sta spopolando da oltre una settimana sul web ed è nato nel post-partita della finale di ritorno dei playout salvezza, disputata a Cosenza lo scorso 20 maggio. Durante le interviste effettuate dall’inviato Delta tv veneta al microfono è giunto un tifoso del Cosenza con in braccio il figlioletto. I due hanno espresso la loro gioia per la vittoria e il bambino, sotto il suggerimento del papà, ha esclamato: “Lupi si nasce”, riferendosi al simbolo della squadra calabrese.

A quel punto la conduttrice del programma ha risposto in modo piccato dagli studi di Vicenza: “E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in pianura a cercare qualche lavoro”. Un commento poi rinforzato dalla risposta dell’inviato: “Non male” ha commentato. A quel punto si è scatenata la polemica, che prosegue tuttora, con decine di commenti e con una lettera scritta dal tifoso cosentino alla conduttrice vicentina. “Lei dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro a cui si rivolge cosa sono etica e morale, due qualità a lei a quanto pare sconosciute”, ha scritto il supporter del Cosenza.

Le scuse della conduttrice

“E’ stata un battuta infelice che potevo evitare e che ha dimostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si possono essere sentiti offesi”. E’ quanto scrive sul sito ufficiale dell’emittente veneta TvA la conduttrice che ha detto in diretta ad un bimbo ‘Cercherai lavoro da noi’ dopo la sconfitta del Vicenza con il Cosenza.

L’emittente ricorda che “subito dopo l’ultima puntata di Diretta Biancorossa, andata in onda il 20 maggio, la conduttrice della trasmissione ha espresso le sue scuse sui canali social, riconoscendo l’errore in modo chiaro ed evidente. Scuse accettate dal padre del bambino e da alcuni gruppi di tifosi cosentini, come dimostrano i post sui social network. Dieci giorni dopo la partita tra il Cosenza e il Lanerossi, che ha decretato la salvezza dei calabresi e la retrocessione dei vicentini, quella battuta infelice è diventata un caso mediatico nazionale”.

“Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità – aggiunge la conduttrice – io stessa sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura”. 

La frase incriminata al minuto 2:14:00 del video 

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